E’ soprattutto Insigne a sentirsi più a suo agio in questa dimensione. Può partire da sinistra, accentrarsi e proporsi anche da regista offensivo e giocare ad uno, massimo due tocchi
L’Italia fa bene a Lorenzo Insigne. Il capitano, contestato a Napoli dai suoi tifosi e che fa fatica a trovare continuità nel gioco proposto da Ancelotti, brilla invece nella Nazionale di Mancini, dove ieri ha firmato il secondo dei tre gol che l’Italia ha segnato alla Bosnia.
Merito del modulo di Mancini, scrive il Corriere del Mezzogiorno, il 4-3-3 che anche Carlo Ancelotti sta pensando di applicare contro il Milan, nella prossima trasferta a San Siro.
Ancelotti avrebbe deciso per il cambio
“dopo un confronto con vari calciatori che propendono per questo modulo in cui si sentono a proprio agio”.
In questo contesto Insigne
“può partire da sinistra, accentrarsi nei mezzi spazi, proporsi anche spalle alla porta da regista offensivo e giocare ad uno, massimo due tocchi, recitando, quindi, quella proposta di calcio in cui è cresciuto anche nel Napoli dell’era Sarri”.
Quello di ieri è stato il settimo gol in Nazionale per Lorenzo Insigne. Ne ha segnati 3 nelle ultime quattro gare disputate.
In maglia azzurra Lorenzo ha debuttato sette anni fa, ma è diventato un punto di riferimento solo grazie a Mancini e alle sue intuizioni tattiche.
“Ancelotti può aiutarlo con il 4-3-3 in cui potrebbe esaltarsi in un nuovo contesto tattico così come altri calciatori azzurri”.