L’analisi di Maurizio Nicita: nove formazioni in nove partite. Ancora non si è capito qual è il vero Napoli
Il percorso del Napoli nelle prime sette giornate di campionato assomiglia a un “tracciato da rilevamento di scossa tellurica”, scrive Maurizio Nicita sulla Gazzetta dello Sport.
Tre vittorie consecutive prima (Samp, Lecce e Liverpool), poi la sconfitta col Cagliari, con la squadra che diventa di colpo “paurosa e non incisiva”. Poi le prove non brillanti con Brescia e Gent e infine quella, anonima, a Torino.
“il migliore attacco della A si è inceppato e non è più tale, due gare senza gol lasciano tanti interrogativi che la sosta manterrà intatti sino alla ripresa”.
Ci si sarebbe aspettati una reazione di personalità da Insigne, tenuto fuori a Genk, e invece non è stato così. Il capitano non ha inciso sulla gara, non ha fatto un tiro in porta, né un dribbling né una palla in profondità. Ha fatto tanto male che l’allenatore lo ha sostituito.
Ancelotti continua a difendere la squadra, quando gli viene fatto notare, nel post partita, che il Napoli è stato carente in personalità. Ma resta il fatto che la squadra ha fatto solo tre tiri in porta e non accadeva da più di un anno.
“Siamo alla nona formazione diversa in nove partite. E ancora quale sia il vero Napoli non si è capito”