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Damascelli: Ronaldo e Sarri uniti dalla passione per il football

Tra i due c’è un rapporto speciale, come è emerso dalla conferenza stampa di ieri. Peccato per l’esclusione di Emre Can. La sua gestione è un rischio

Damascelli: Ronaldo e Sarri uniti dalla passione per il football

C’è qualcosa che unisce profondamente Cristiano Ronaldo e Sarri, scrive Tony Damascelli su Il Giornale. E’ la passione per il football.

Basta guardare Ronaldo mentre si allena, o mentre si riscalda nel prepartita o nei 90 minuti di gioco.

“è un bambino che si diverte con il pallone”

Anche Sarri lo ha scoperto. E il tecnico

“ha la stessa maniacale e specifica passione per il football”.

Il rapporto tra i due è speciale, scrive Damascelli, al di là delle illazioni estive. Sarri andò personalmente in Grecia per incontrare il fenomeno, mentre era in vacanza e ne ha sempre celebrato le qualità, ancora oggi. E, ieri, Cristiano Ronaldo ha fatto lo stesso, dichiarando che la Juve di Sarri è meglio di quella di Allegri. Lo ha fatto senza mai nominare l’ex tecnico bianconero.

Certo non si può cancellare il quinquennio di Allegri, scrive Damascelli, anche perché i risultati contano.

Ma c’è un passaggio della conferenza stampa di sarri che spiega “il censo” della sua Juve. E’ quello in cui dichiara che potrebbe anche scegliere tra Huguain e Dybala per sorteggio e sarebbe comunque una buona scelta. Vuol dire che la Juve si può permettere questo lusso contro tutti, non solo contro la Lokomotiv.

L’unica perplessità che resta, scrive Damascelli, è quella dell’esclusione di Emre Can, che invece sarebbe utilissimo sia per l’esperienza internazionale che porta con sé, sia per lo spirito agonistico.

“La Juventus rischia di perdere il valore patrimoniale del tedesco, se non lo utilizzerà almeno in campionato”.

In merito alle altre partite, riportiamo solo l’augurio che si fa Damascelli sul match che vedrà contrapposte Atlalanta e Manchester City.

“Mi auguro che Gasperini non si lasci andare ad altre chiacchiere paesane sugli avversari tuffatori (evitando così di insultare l’arbitro e di subire squalifica). A Manchester, contro il City, sembrerà un sogno ma è l’occasione per lucidare l’insegna e l’onore”.

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