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Damascelli: perché non introdurre la sostituzione dell’allenatore anche durante le partite”

La provocazione sul Giornale che fa suo l’aforisma di John Kirwan: «Ci sono due tipi di allenatori: chi è stato licenziato e chi aspetta di esserlo».

Damascelli: perché non introdurre la sostituzione dell’allenatore anche durante le partite”

Tony Damascelli sul Giornale lancia una provocazione che prende spunto dalla danza di allenatori che si sta svolgendo nel nostro campionato

perché non ricorrere al cambio in corsa, durante la stessa partita, con l’allenatore di riserva, come si usa con i calciatori?

Un’idea originale che, a parer suo, rispecchia ciò he sta accadendo agli allenatori in Italia oggi. Il riferimento è chiaramente ai numerosi cambi in corsa effettuati da Milan e Sampdoria.

Il giornalista da ragione a John Kirwan, grande campione di rugby che diceva

«Ci sono due tipi di allenatori: chi è stato licenziato e chi aspetta di esserlo».

I tecnici in Italia sono dei “divi”, una categoria che gode di “salari sontuosi, rischia il licenziamento in tronco ma con tutte le coperture assicurative, indennità di liquidazione e cause di lavoro ultramilionarie. Eppure, insiste Damascelli, “i bambini giocano senza allenatore”

Il gioco del pallone non è più un gioco ma una scienza, il freddo tablet ha preso il posto del caloroso insegnamento verbale da bordo campo. Dimentichiamo che i bambini, gli scapoli e gli ammogliati continuano a giocare senza l’allenatore in panchina ma questo non significa banalizzare il ruolo e l’importanza del tattico, del professionista che insegna, disciplina, gestisce, comanda. Purché sia effettivamente bravo, preparato e non a parole, davanti alle telecamere, in uno studio radiotelevisivo ma sul campo e nello spogliatoio.

 

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