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CorSport: vale davvero la pena preferire Maresca e Rocchi per la Champions?

Rocchi ha arbitrato egregiamente Inter-Juve. Si esalta nelle situazioni psicologicamente più difficili. Ed ha dimostrato che il Var non deve sostituire gli arbitri

CorSport: vale davvero la pena preferire Maresca e Rocchi per la Champions?

Un vero peccato privarsi di Rocchi in Champions, scrive Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport. Si riferisce alla decisione dell’Aia, che ha negato all’arbitro la Champions, come invece desiderava la Uefa.

A fine stagione, se il Comitato Nazionale dell’Assoarbitri confermerà la sua decisione, l’arbitro chiuderà la sua carriera.

Una decisione presa per favorire l’arbitro Maresca, come scriveva ieri il quotidiano sportivo. Ma ne vale davvero la pena?

Rocchi ha dominato Inter-Juve. Ha dimostrato di esaltarsi nelle situazioni psicologicamente più difficili (anche se, se sbaglia una partita la sbaglia tutta, come accadde in Juve-Roma).

“è uno dei pochi che vorresti avere quando il timer scorre e c’è da decidere se tagliare il filo rosso o quello blu. Tradotto: se c’è una gara difficile, fatela fare a lui. Se la sbaglia, l’avrà fatta da arbitro, senza gestire, neanche alla veneranda età di 46 anni”.

Soprattutto, scrive Pinna, Rocchi è uno dei pochi ad aver capito come usare il Var

“Che non deve sostituire il direttore di gara, ma deve garantirgli una rete di protezione”.

E’ un arbitro completo, da tenere. E invece l’Aia ha detto no sia a lui che ai suoi assistenti, Meli e Preti, e probabilmente anche a Valeri che andrebbe da VAR.

Per cosa? Per dare spazio a Maresca, per dare l’internazionalità a chi

“ha sbagliato gli ultimi due campionati ma che soprattutto avrebbe quasi 39 anni il 12 aprile, dunque con limitate prospettive in ambito Uefa. Ne vale davvero la pena?”

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