Pesano ancora sul polacco le voci di mercato estivo e la mancata firma del rinnovo, che dipende proprio dai risultati sul campo
Il gol continua a mancare a Arek Milik. Secondo il Corriere dello Sport è un problema di testa. Più l’attaccante continua a pensarci e più rischia di non raggiungere l’obiettivo di segnare.
“Dovrebbe isolarsi, resettare e ripartire”
L’ultimo gol del polacco risale al 14 aprile scorso, quando segnò contro il Chievo a Verona. Da allora, a parte la rete al Liverpool in amichevole, è rimasto a secco.
La sua estate non è stata delle migliori, tra infortunio e voci di mercato. Due anni fa dovette fare i conti con il fantasma di Cavani, questa volta con Icardi e con l’arrivo di Llorente.
A Genk ha imbeccato due traverse e ha sbagliato un gol di testa. Segno che Milik c’è ma che il gol è in ritardo.
Non è mai partito così a rilento, scrive il Corriere dello Sport. Neppure nell’anno dei due infortuni.
“L’alibi di problemi fisici estivi è ancora valido ma non durerà in eterno”.
La squadra intera lo appoggia. I compagni lo sostengono in campo durante gli allenamenti e nello spogliatoio. Lo ha detto anche Mertens dopo la partita contro il Genk.
Intanto, però, anche in Polonia fa rumore il suo digiuno da gol. I media, scrive il quotidiano sportivo, si interrogano sul suo momento, “sono sorpresi per le critiche”, anche perché Milik figura tra i convocati in Nazionale. Scenderà in campo nelle sfide contro Lettonia e Macedonia.
La mancanza di serenità potrebbe anche dipendere dal fatto che ancora non ha firmato il rinnovo del contratto. In estate il polacco ha chiesto il raddoppio dell’ingaggio, la società ha rifiutato e i colloqui si sono fermati. Oggi le parti sono tornate a parlarsi ma, scrive il Corriere dello Sport,
“è chiaro che le sorti di un futuro in bilico dipenderanno anche (e soprattutto) dal verdetto del campo”.