ilNapolista

Barbano (CorSport): Lotito e la contiguità culturale col razzismo del calcio italiano

Una parte della classe dirigente del calcio finge di non vedere, un po’ per paura, un po’ per convenienza, e un po’ per contiguità culturale. Oppure vede, capisce, e grazia

Barbano (CorSport): Lotito e la contiguità culturale col razzismo del calcio italiano

Il vicedirettore del Corriere dello Sport, Alessandro Barbano, scrive oggi a proposito della gaffe di Claudio Lotito, un altro “diversamente razzista”, come abbiamo scritto ieri.

La frase che gli è sfuggita ieri, scrive,

“racconta che cos’è in Italia il razzismo preterintenzionale”

e oscura persino la frase pronunciata da Malagò nei giorni scorsi circa le simulazioni in area e quelle, impronunciabili, pronunciate da Tavecchio in passato.

C’è una cifra di inguaribile improntitudine nelle élite dello sport, un riflesso condizionato che, di fronte a certi stimoli imprevisti
– la domanda di un giornalista nel caso di Lotito – riporta a galla, come una chiazza maleodorante, un lessico parallelo e dissimulato con cui ci si relaziona, in condizioni di intimità, solo con persone di fiducia. (…) Cosicché le gaffe restano la prova di una volgarità verbale che va oltre le intenzioni, e insieme l’altra faccia di un impegno contro la vergogna del razzismo, che pure, finalmente, il calcio fa suo.

Una parte della classe dirigente del calcio italiano continua ad essere indulgente.

“un po’ per paura, un po’ per convenienza, e un po’ per contiguità culturale finge di non vedere e non capire. Oppure vede, capisce, e grazia, come ha fatto il giudice sportivo con la curva degli ultrà bresciani che hanno preso di mira Pjanic”.

Per questo, conclude Barbano,

“Lotito e compagni, se proprio non riescono a scrollarsi di dosso il fardello dei loro antichi pregiudizi, imparino almeno a mangiarsi la lingua”

ilnapolista © riproduzione riservata