Un regalo agli abbonati che sembra contrario al bando e che assomiglia ad una sub-licenza. Potrebbe accorgersene anche l’Antitrust
Parte domani il Dazn1, il canale satellitare Dazn sul 209 di Sky, che consentirà di vedere agli abbonati le tre partite di campionato che mancavano, gratuitamente.
Un regalo agli abbonati più fedeli, scrive Il Fatto Quotidiano. Ma siamo sicuri sia lecito farlo?
Il quotidiano fa un passo indietro, alla guerra tra MediaPro e Sky.
Più di un anno fa MediaPro si aggiudicò i diritti. Sky, di tutta risposta, scrisse alla Lega per chiederle di rimetterli in vendita con un bando per prodotto. Gli spagnoli non pagarono e tornarono a Barcellona. Sky ebbe il bando che voleva e con l’aiuto di Dazn nacque la nuova spartizione della Serie A.
Il primo anno non è andata bene: calo dell’audience, conti in perdita e aumento della pirateria. Bisognava inventarsi qualcosa, ed ecco l'”inciucio”, l’accordo tra due ex rivali che adesso diventano alleate.
Scrive Il Fatto:
“Dazn ha il diritto di avere un suo canale satellitare, Sky di ospitarlo. Succede già in casi simili, ad esempio Eurosport. Con una differenza: stavolta le emittenti che si accordano sono licenziatarie dello stesso prodotto. Una buona fetta dei clienti della prima guarderà gratuitamente la seconda”.
Gli utenti che da tre anni possiedono i pacchetti Sport e Calcio (circa 1,5 milioni) possono attivare il canale senza costi.
Ora, le opzioni sono due.
E’ Dazn che sta regalando le sue partite? Benissimo, ma in tal caso sarebbe contrario al bando della Lega Calcio, spiega il quotidiano, che prevede un servizio a pagamento
“e vieta “neppure in sede promozionale l’utilizzo di aggettivi quali ‘gratuito’, ‘gratis’, ‘regalo’ e similari””.
E’ Sky che offre uno sconto, accollandosi questi abbonamenti e offrendoli ai suoi clienti? Si tratta di decine di milioni di euro l’anno.
“Del resto, l’accordo si spiega con la necessità di fare cassa della piattaforma Perform (e aumentare gli iscritti). Così, però, l’intesa commerciale rischia di assomigliare a una sub-licenza, vietata dalla Legge Melandri per cui “l’operatore assegnatario di diritti non può subconcederli in tutto o in parte”, ma nemmeno “concludere accordi aventi effetti analoghi””.
Il risultato è che, da domani, Sky pagherà per portare nella sua offerta anche le partite Dazn, riappropriandosi di tutta la Serie A nonostante esista un bando che, in teoria, lo escluderebbe.
Sia Sky che Dazn ritengono di essersi mosse nel territorio del lecito perché il gap tecnologico che ostacola lo streaming è tra le deroghe previste dalla Melandri e perché le partite continueranno ad essere trasmesse su Dazn con abbonamenti separati.
“Il dubbio resta. Probabilmente sarà sollevato anche all’Antitrust che negli ultimi anni ha sempre detto la sua sui diritti tv del pallone. Sarebbe strano non lo facesse anche ora. Intanto sabato sera c’è Milan-Inter, big match Dazn in diretta su Sky, il primo grande appuntamento della nuova era. Se dura”.