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Napoli-Liverpool, il Guardian si aspetta sorprese dal calcio liquido di Ancelotti

Nicky Bandini fa il punto sul Napoli e sul lavoro tattico portato avanti dall’allenatore: “ha coltivato 12 mesi, è il momento del raccolto”

Napoli-Liverpool, il Guardian si aspetta sorprese dal calcio liquido di Ancelotti

Il concetto di calcio liquido di Ancelotti è ben noto ai lettori del Napolista. Ne scrisse oltre un anno fa Alfonso Fasano. Oggi lo stesso concetto viene ripreso sul Guardian da Nicky Bandini esperta di football e di football italiano.

In vista di Napoli-Liverpool, Bandini fa il punto sulla squadra azzurra. Anche sul mercato e lo fa ricordando il 10 di Carlo Ancelotti al lavoro della società e di Giuntoli. Pur sottolineando, Bandini, che ancora zoppica l’affiatamento tra Koulibaly e Manolas. Il Napoli ha concesso sette gol in due partite e nella terza – Napoli-Sampdoria 2-0 – è sceso in campo Maksimovic al posto del greco. Elmas, prendendo a prestito più definizioni dei giornali italiani, lo definisce una via di mezzo tra Modric e Gattuso.

Bandini ricorda la novità presentata lo scorso anno proprio contro il Liverpool, con Maksimovic terzino destro basso. “Una delle sue sorprendenti tattiche”, scrive.

Ed è qui che Bandini scrive di concezione fluida del gioco di Ancelotti, anche della difesa a quattro. Scrive di divisione del campo in quattro linee. Una sorta di 2-3-4-1. “L’idea è di difendere in attacco, mantenendo il più possibile il possesso palla e pressando alti quando si perde il pallone”.

Anche Bandini sottolinea l’inizio di stagione sotto tono da parte di Koulibaly ma aggiunge che sia lui sia Manolas sono adatti all’approccio dell’allenatore emiliano. «Entrambi – aggiunge – hanno ritmo ma ovviamente non sono supereroi: se la palla viene persa in attacco, come nel caso del primo gol della Juventus, gli spazi diventano impossibili da coprire. Figuriamoci contro la velocità di Mané e Salah».

Bandini sottolinea la bravura di Ancelotti di adeguarsi all’avversario. Il 4-4-2 sulla carta è destinato a durare, ma contro il Liverpool potremmo vedere un’interpretazione mai vista prima, anche per quel che riguarda i calciatori utilizzati. E – prosegue – questo vale sia per la difesa che per l’attacco. Nessuno ha il posto garantito, nemmeno Mertens. Potrebbe esserci bisogno di un approccio più fisico, e quindi ecco Llorente e Milik. Senza dimenticare Lozano che Bandini definisce un attaccante veloce e versatile in grado di giocare ovunque.

In apertura di pezzo, Bandini ricorda una frase di Ancelotti riportata nella sua autobiografia, quando racconta che il valore della pazienza glielo hanno insegnato i genitori che lavoravano la terra. “Quando semini, poi devi aspettare un anno. Non c’è una gratificazione immediata. Ecco, conclude Bandini, per Ancelotti è arrivato il momento del raccolto.

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