A metà agosto il prezzo dell’argentino dovrà per forza scendere ed allora il Napoli sarà pronto per affondare il colpo
Se Icardi resta merca invenduta il suo prezzo dovrà certamente scendere. È questo il ragionamento che sta facendo il Napoli secondo Alfredo Pedullà.
Chiudere l’affare Pépé non significherebbe aver escluso quello Icardi per il club partenopeo, ma semplicemente mettersi alla finestra in attesa che qualcosa cambi e qualcosa dovrà per forza cambiare dal momento che le richieste dell’inter per l’argentino sono attualmente eccessive e non esiste un compratore disposto ad assecondarle.
Il calciomercato è diventato un intrigo complesso che non risponde più solo alle logiche della necessità, ma contempla giochi per sfavorire le avversarie
Cosa pensa il Napoli di Icardi? Due cose. La prima: in linea di massima, non possiamo vivere di certezze, l’Inter avrebbe maggiormente piacere di darlo a De Laurentiis piuttosto che ad Agnelli. La seconda cosa è una traccia in divenire: il Napoli ha la forte sensazione che quando il countdown si restringerà come la clessidra, nel senso che mancheranno pochi giorni allo stop, l’Inter potrebbe rivedere al ribasso la cifra che oggi chiede per separarsi dall’ingombrante attaccante. Esempio: oggi l’Inter non si schioda da 70 semplicemente perché dovrebbe investirne almeno 80 per Lukaku (ma bisogna fare in fretta), questo è già un valido motivo. Nel senso che la cessione postuma consentirebbe di rientrare rispetto agli esborsi che presto ci saranno. Ma nella settimana dei saldi non hai scampo: il ribasso, oppure la merce che resta invenduta. Fuori metafora: se oggi chiedi 70, tra venti giorni potresti accontentarti di 50.