Il club nerazzurro vuole salvare la faccia senza essere costretto a svendere ma se resterà tutto in stand-by fino a fine mercato si troverà alle strette
Una vicenda che porta allo sfinimento. Definisce così l’affare Icardi Alfredo Pedullà sul Corriere dello Sport.
L’ultima è che l’Inter chiede alla Juve 80 milioni per il cartellino dell’argentino, somma che i bianconeri non hanno alcuna intenzione di versare.
Suning si è convinta che non si possano fare sconti se il Manchester United chiede 85 milioni per Lukaku,
“e se non è possibile (salvo clamorose sorprese) utilizzare quella cifra oggi per andare all’assalto del colosso belga, l’Inter sostiene che sarebbe poco conveniente fare uno sconto nei riguardi di chi fosse ancora interessato al cartellino di Mauro”.
Una questione di immagine
Sarebbe anche una questione di immagine. Il club nerazzurro non è disposto a mostrare di essere disposto a svenarsi per un acquisto e ad accettare invece le condizioni dettate dagli altri per cedere.
Intanto, Icardi, che ha lavorato in solitaria durante la trasferta della squadra negli Stati Uniti, si è goduto qualche altro giorno di vacanza a Ibiza e da lunedì tornerà a disposizione della squadra.
Un anno fa si ragionava sulla clausola da 100 milioni valida per l’estero da abolire, scrive Pedullà, adesso si cerca solo uno spiraglio per non arrivare agli ultimissimi giorni di mercato.
L’Inter in un vicolo
L’Inter teme che qualcuno possa prenderla per la gola dal 29 agosto al 2 settembre se la situazione dovesse restare quella che è adesso, in una fase di stand-by.
“Il timore dell’Inter è la speranza delle altre, almeno fino a quando la richiesta relativa al cartellino si assesterà su cifre ritenute impossibili”
L’Inter è in un vicolo, scrive Pedullà.