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Mazzoleni: “Hamsik insopportabile. Il rosso a Koulibaly? È il regolamento”

L’arbitro si racconta in un’intervista a L’Eco di Bergamo: “I buu razzisti non sono competenza dell’arbitro. Gli arbitri ambiscono alla trasparenza, non esistono trame per far vincere questo o quello”

Mazzoleni: “Hamsik insopportabile. Il rosso a Koulibaly? È il regolamento”

L’arbitro Silvio Mazzoleni (classe ’74) lascia i campi di calcio dopo 28 anni per il raggiungimento del limite di età. Da inizio stagione è l’arbitro lombardo con più presenze in A nella storia del calcio italiano, l’unico sopra le 200 partite.

Ieri ha rilasciato una lunga intervista a L’Eco di Bergamo, in cui ripercorre alcuni episodi salienti della sua carriera e dà alcune valutazioni sui calciatori che ha visto giocare.

Il più forte è, per lui, Ibrahimovic: “l’unico che sul campo ti dava la sensazione di poter vincere le partite da solo”. Definisce Messi “il simbolo del talento” e Cristiano Ronaldo “la macchina perfetta”. Zanetti e De Rossi, invece, li considera “i più carismatici”.

E del Napoli? L’arbitro Mazzoleni non ha dubbi: è Hamsik “quello meno sopportabile”.

Mazzoleni andrà nel gruppo unico dei Var, pare. L’addetto al Var, dice, è quello che aiuta l’arbitro di campo a dirigere la partita.

Eppure anche chi sta al Var, sbaglia, gli chiedono. E lui tira in ballo la possibilità, per un uomo, di sbagliare:

“Si tende a pensare al Var come a un meccanismo infallibile, ma la realtà è un’altra: la tecnologia è uno strumento, l’arbitro che la utilizza è un uomo, quindi capita che sbagli”.

Mazzoleni dice che l’errore che più continua a tormentarlo è quello del rigore in Juventus-Genoa, su fallo subito da Del Piero:

“lo fischio, chiedo aiuto ai leader in campo, Del Piero che ha subìto il fallo giura che era in area, i genoani sostengono il contrario. Io l’ho visto in area: rigore. La sera vedo le immagini: fuori area di un metro”.

Oggi, con il Var, spiega, non sarebbe accaduto. Ma gli arbitri non vogliono far vincere una squadra piuttosto che un’altra, continua, non esistono trame.

L’arbitro dice di non avere nulla da recriminare contro se stesso, per eventuali errori. E insiste a considerare valide le sue decisioni in occasione della Supercoppa di Pechino, quando Juve-Napoli finì 4-2 e fu al centro di tante polemiche, come pure il rosso a Koulibaly in Inter-Napoli:

“Nessuna decisione sbagliata, quel rosso a Pandev è figlio della segnalazione di un assistente, Stefani, che poi ha fatto anche la finale dei Mondiali in Brasile con Rizzoli. Il rosso a Koulibaly è una decisione che nessuno può contestare: è il regolamento. I buu razzisti sono di competenza delle autorità, non dell’arbitro”.

 

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