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Giampaolo: «Solo Ancelotti poteva cambiare il Napoli senza traumi»

Alla Gazzetta: «Il calcio italiano è rasse­gnato di fronte al dominio “strutturale” della Juventus. Zielinski è il calciatore più forte che ho allenato».

Giampaolo: «Solo Ancelotti poteva cambiare il Napoli senza traumi»

Domani Napoli-Samp

Vigilia di Napoli-Sampdoria, in programma domani alle 18 al San Paolo. La Gazzetta intervista Giampaolo l’allenatore dei blucerchiati.

«Il Napoli di Sarri era un conti­nuo dipingere opere d’arte, ma Ancelotti era il miglior pittore che il Napoli potesse prendere. Sarei presuntuoso se dicessi: “Avrei cambiato, non avrei cambiato”. Lui ha cambiato e la sua grandezza è stata portare la squadra a giocare in un altro modo senza traumi: forse pote­va riuscirci solo lui. Che cosa gli invidio? Mi basterebbe anche solo uno dei trofei che ha in bacheca».

Zielinski

«Il polacco è il centrocam­pista più forte che ho allenato. Straordinario anche se fuori dal contesto di un’organizzazio­ne di gioco: un centrocampista universale».

Lo stato di forma degli azzurri
«Il Napoli è una squadra con una qualità offensiva stra­ripante, ti costringe sempre a difendere con tanti uomini. Ma se pensi solo a difenderti, quelli ti consumano di palleggio; se trovi la forza di proporre e ri­proporti, come minimo alleg­gerisci la pressione».

La distanza Napoli-Juventus

«La distanza non è in campo, ma fuori: oggi il calcio è rasse­gnato di fronte al dominio “strutturale” della Juve e il pro­blema è che con il passare degli anni la forbice può ancora au­mentare. L’unica speranza è un loro calo motivazionale e un’improvvisa, contemporanea competitività di una rivale».

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