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Napoli-Roma: Ancelotti proseguirà l’ampio turn over o vedremo i suoi titolarissimi?

Primo big match dopo la Champions, contro Torino e Sassuolo fu operata la rivoluzione: quale sarà l’approccio alle rotazioni del tecnico del Napoli?

Napoli-Roma: Ancelotti proseguirà l’ampio turn over o vedremo i suoi titolarissimi?

La prima volta

Napoli-Roma è una prima volta assoluta. Un big match dopo la Champions non era mai capitato ad Ancelotti che dopo Stella Rossa e Liverpool ha incrociato le armi con Torino e Sassuolo. Ricorderete cosa successe in occasioni di quelle due partite: rivoluzione completa e assoluta dell’undici titolare, in casa dei granata ci fu l’esordio da titolare pe Luperto e Rog, Verdi fu schierato per la prima volta come esterno di centrocampo; al San Paolo contro la squadra di De Zerbi, invece, toccò a Ounas, a centrocampo toccò alla coppia inedita Rog-Diawara, Malcuit in difesa e Insigne in panchina.

Ora, invece, ci sarà un match più difficile. Quattro giorni dopo il Psg, sarà interessante capire quale sarà l’approccio di Ancelotti al tema delle rotazioni. Quanti e quali saranno i cambi nella formazione iniziale?

L’esempio di Torino

La lettura del turn over secondo Ancelotti è estremamente semplice, il tecnico emiliano ne ha parlato ieri nell’intervista al Mattino: «A Napoli ruoto in questo modo i titolari perché la rosa ha un valore alto ed equilibrato. Non ho un fuoriclasse che faccio fatica a tenere fuori, allora tutti possono essere alternati». È un’affermazione impegnativa, che però ha delle eccezioni. Insigne, ad esempio: ha saltato solo l’avvio di Napoli-Sassuolo (dopo la Champions) e il match di Udine per infortunio. Poi Allan, sempre in campo dall’inizio tranne che in Torino-Napoli e Napoli-Sassuolo. E ovviamente Koulibaly, sempre al suo posto, mai in panchina nemmeno per un istante.

Normale che ogni squadra, anche quella che viene gestita con il turn over più profondo e scientifico, abbia degli uomini di riferimento. Più che altro, Napoli-Roma rappresenterà la prova, anzi la testimonianza definitiva rispetto ai parametri che regolano le rotazioni di Ancelotti. Se Insigne e Allan hanno saltato proprio il Torino e il Sassuolo, quantomeno all’inizio, cosa succederà per una partita importante come quella contro la Roma? Se il benchmark è la formazione di Champions (Albiol, Koulibaly, Mario Rui, Allan, Hamsik, Insigne), con quale criterio sarà gestito un match di cartello dopo la Champions?

A Torino, tra l’altro dopo un pareggio inopinato come quello di Belgrado, Ancelotti decise comunque di forzare il turn over. Nessuna rivoluzione clamorosa, piuttosto una continuità ideologica e fattuale con le partite precedenti. Come difficoltà sulla carta, Torino-Napoli viene “poco dopo” un match interno con la Roma, quindi domani assisteremo alla rilevazione definitiva: Ancelotti sorprenderà ancora o tenderà a stabilizzare le sue scelte?

Cosa può succedere

L’inserimento (annunciato) di Zielinski, quelli probabilissimi di Hysaj e Milik rientrano ormai nella normalità. Dopo di loro inizierà l’analisi: la Roma “chiamerà” la conferma del doble pivote Allan-Hamsik? Oppure porterà a un cambio anche in quei due slot? La difesa contemplerà un nuovo esperimento o tornerà al canonico Hysaj-Albiol-Koulibaly-Mario Rui? Le assenze di Ounas e Verdi riducono un po’ lo spazio di manovra in avanti, ma l’eventuale inserimento di uno dei due avrebbe portato il turn over al “livello Torino”, leggermente superiore.

Domani, quindi, potremo avere la certificazione definitiva rispetto alla nuova condizione della rosa del Napoli. Al netto dei pilastri inamovibili, gli altri sono davvero tutti “alla pari” o ci sono delle gerarchie interne che influenzano le scelte di Ancelotti? Fin qui ha prevalso la politica darwinista. Che ovviamente vuol dire far giocare chi è più in forma, in questo caso potrebbero essere anche gli otto undicesimi che hanno battuto il Psg. Vedremo che cosa accadrà domani, intanto potrebbe esserci anche la rottura della tradizione: dopo dodici formazioni iniziali tutte diverse, la probabilità che Ancelotti presenti un undici titolare già proposto in un altro incontro.

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