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Afro-Napoli: «Non possiamo accettare che una nostra giocatrice si candidi con Salvini»

Titty Astarita, capitano della squadra femminile dell’Afro-Napoli, si è candidata al consiglio comunale di Marano in coalizione con la Lega.

Afro-Napoli: «Non possiamo accettare che una nostra giocatrice si candidi con Salvini»

Il caso Astarita

La squadra femminile dell’Afro-Napoli non formalizzerà l’iscrizione al campionato C1 regionale campano di calcio a 11. E lo farà per motivi politici. Ieri, le ragazze in biancoverde avrebbero dovuto giocare contro la Dream Team sul campo Scarfoglio di Agnano (match valevole per la Coppa Campania), solo che le giocatrici hanno deciso di non scendere in campo per manifestare solidarietà alla loro compagna Titty Astarita, messa fuori squadra per incompatibilità politica. La Astarita si è candidata al consiglio comunale di Marano di Napoli con una lista in coalizione con la Lega di Salvini. Una scelta che, evidentemente, non è piaciuta al club afronapoletano. La società sposa altre idee politiche e persegue un’idea di integrazione diversa da quella del ministro dell’Interno.

Le motivazioni di questa scelta, proprio in questi termini, sono state spiegate dall’Afro-Napoli sulla sua pagina Facebook, con un comunicato che riportiamo sotto, in versione integrale. La società chiarisce di aver chiesto un passo indietro a Titty Astarita, che si è rifiutata di ritirare la sua candidatura. Al seguito di questo rifiuto, e alla solidarietà delle compagne di squadra, la società ha preso una posizione netta. Sottolineiamo come l’Afro-Napoli, nel testo, sia caduta nella “trappola di Jesse Owens”, per cui Hitler si sarebbe arrabbiato dopo le medaglie d’oro vinte dallo sprinter afroamericano. Un falso storico accertato, che però non cambia la sostanza delle cose: l’Afro-Napoli ha deciso di ritirare la squadra. Perché la squadra, a sua volta, ha sostenuto il suo capitano candidato con la Lega. Un caso emblematico rispetto alla tensione politica che si respira nel nostro Paese.

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