Carlo Ancelotti presenta Lazio-Napoli in conferenza stampa: «Vogliamo essere competitivi in tutte le manifestazioni, questo gruppo non doveva essere stravoltoi».
In conferenza stampa
Carlo Ancelotti presenta Lazio-Napoli in conferenza stampa. Si comincia con una domanda sul suo stato d’animo: «Sono molto emozionato, torno in Italia dopo nove anni e molte cose sono cambiate. Sono molto contento di essere a Napoli, purtroppo questa vigilia è stata funestata dalla disgrazia di Genova, che ha affettato l’umore del paese. Però a livello personale sono davvero felice di questa nuova avventura».
Le parole di De Laurentiis e le sette-otto giornate che servono al Napoli: «Spero che la giusta quadratura arrivi già domani. Sono arrivati dei segnali giusti in tutti gli allenamenti, le partite non sono state continue per prestazioni e risultati. Quando uno vuole cambiare qualcosa, succede così. Per questo è necessario più tempo, quando una squadra fa bene determinate cose è più difficile cambiare. Non ho mai parlato di stravolgimenti, ma chi ha visto le partite ha intuito cosa vogliamo fare di diverso. Domani vogliamo fare una partita di livello».
La formazione di domani: «Non ho problemi a dare la formazione, ma se ne parla domani sera dopo che l’avrò data alla squadra. Ho ancora dei dubbi, ma è una cosa positiva. In questo gruppo, ci sono tanti calciatori che meritano di giocare. Il sistema sarà lo stesso, però cambierà l’interpretazione che daremo alla partita. Rispetto alle valutazioni dell’ultima partita, abbiamo visto che è mancato un po’ di equilibrio. Abbiamo lavorato su quello».
Ancelotti stanco di vincere? «Vincere aiuta a vincere, sono uno di quelli che ama ricordare i successi e non le delusioni. L’animo umano va in direzione opposta, noi però vogliamo dare soddisfazioni a tanta gente. Napoli aspetta di portare a casa un grande successo da molto tempo, siamo qui per questo, per lavorare in questa direzione».
Ancelotti al sud
«Ho scelto Napoli anche per quello, per vivere una realtà completamente diversa. La calma di Parigi, la tranquillità di Londra. Qui invece c’è entusiasmo, c’è passiond».
Gli obiettivi della stagione oltre i risultati: «La mia più grande soddisfazione sarebbe far rendere questo gruppo, più di quello che hanno fatto. Obiettivi? Vogliamo essere competitivi in tutte le manifestazioni».
L’aumento del gap con la Juventus e il rafforzamento delle avversarie: «Ho una conferma più diretta rispetto al mio pensiero su questa squadra. Questa rosa ha una qualità non top dal punto di vista individuale, ma con un valore importato combinato grazie al lavoro degli ultimi anni. Si è parlato di mercato, ma non c’era necessità di stravolgere un gruppo sano e competitivo. Sono contento che finisca il mercato e inizi il campionato. Ma tanto il mercato non finisce mai, oggi comincia il mercato estivo e inizia quello invernale».
Le alternative in attacco: «Le caratteristiche dell’attaccante centrale sono identici rispetto ai movimenti da fare. Anche Milik viene indietro per mettere dentro i compagni. Poi cambiano le caratteristiche individuali, è una questione fisica e tecnica: Mertens è più bravo nella profondità, Milik è più prestante».
Il rinvio delle partite: «Noi eravamo disposti a tutto, per me è giusto rinviare le due partite delle squadre di Genova. Per il resto, ci adeguiamo alle decisioni della Lega»
La Lazio di Inzaghi: «Un gioco diretto, ha fatto un campionato di alto livello. Ha calciatori prestanti, veloci, sarà una partita bella e difficile, si affrontano due squadre che vorranno giocare a ritmi alti».
Il centrocampo e Ospina
«Quando mettiamo un centrocampo di qualità, dobbiamo riuscire ad avere equilibrio. Quando mettiamo un centrocampo più fisico, la ricerca di equilibrio sta nella capacità di essere comunque pericolosi in avanti. Ospina partirà per Roma? Se verrà ufficializzato, sì».
Il voto al mercato del Napoli: «Le richieste a De Laurentiis? Gli ho detto di non vendere i giocatori importanti, ed ha mantenuto la promessa. Credo l’abbia fatto anche con sacrificio da parte del club. Quindi io credo che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Non do il voto al mercato, però è stato in linea con quanto detto all’inizio di questa avventura. Il giudizio vero lo dà il campo, a fine stagione. Non si può dare oggi, domani o dopo la seconda partita partita».