Editoriale di Cerruti: «Le idee a volte sono più importanti dei giocatori. Sedici anni fa creò Pirlo regista, ora sta cambiando il Napoli»
Le idee più importanti dei giocatori
Sulla Gazzetta, a firma Alberto Cerruti, va in scena l’elogio di Carlo Ancelotti definito “l’unica certezza (tra i tanti interrogativi legati alle altre squadre), grazie alla felice intuizione di De Laurentiis che adesso può sognare legittime soddisfazioni anche in Champions, dopo l’ultima deludente avventura europea con Sarri, troppo rigido a livello tattico e troppo inesperto a livello internazionale”.
Cerruti si sofferma oltre che sul palmares e sull’esperienza del tecnico di Reggiolo («nessuno in Italia ha vinto più Champions di lui»), sulla sua elasticità. Quella che noi del Napolista abbiamo definito eclettismo. Il continuo sperimentare cambio di ruoli e di moduli.
A Cerruti non è sfuggita l’affermazione nel post Napoli-Carpi: “Questi giocatori lavorano così bene che non faccio fatica e così mi vengono più facilmente nuove idee”.
Ha ragione De Laurentiis su Cavani
Le idee – scrive la Gazzetta – «a volte sono persino più importanti dei giocatori. Ecco perché ha ragione De Laurentiis quando dice che non può riprendere Cavani, spendendo gli stessi soldi incassati per la sua cessione. Qualche rinforzo arriverà, ma intanto la garanzia del presidente e di tutti i tifosi è proprio Ancelotti che in pochi giorni ha già cambiato il Napoli». E l’esempio non può che andare a Pirlo che lui inventò regista sedici anni fa al trofeo «Luigi Berlusconi».
Non solo Allan terzino destro e Insigne «falso nueve». O Hamsik regista. C’è Verdi «colpevolmente snobbato dal Milan, nessuno è duttile come lui, perché può occupare tutti i ruoli dell’attacco e giocare anche alle spalle delle punte, siamo certi che Ancelotti gli troverà la collocazione ideale, lanciandolo definitivamente». Cerruti lo vede nel tridente ideale per la Nazionale di Mancini con Insigne e Belotti.
