Cristiano vuole guadagnare di più (anche perché Messi ha un ingaggio doppio rispetto al suo), Perez ha invitato gli agenti a portargli offerte valide.
Il problema è l’ingaggio
Forse ci (ri)siamo. Cristiano Ronaldo e il Real Madrid di nuovo ai ferri corti, di nuovo vicini a un addio che sancirebbe la fine di un’epoca. La notizia è circolata ieri, ed oggi è di dominio pubblico su tutti i giornali del mondo. In pratica, il portoghese lamenterebbe di un mancato ritocco di ingaggio, ovviamente verso l’alto, dopo la conquista del Pallone d’Oro numero cinque e del Mondiale per Club numero tre. Come scrive anche la Gazzetta, il vero problema no n sta tanto nella cifra che il Madrid corrisponde al fuoriclasse portoghese (circa 25 milioni di euro a stagione), quanto il fatto che Messi abbia firmato un rinnovo da 54 milioni l’anno. Un personaggio alla Ronaldo può o potrebbe mai accettare un simile smacco?
No che non può. E allora ha affidato la diffusione del suo malcontento al giornale Mundo: «Cristiano considera una mancanza di rispetto il fatto di guadagnare 21 milioni di euro perché è il miglior giocatore del mondo. Non si tratta di una questione di denaro, quanto di status». E poi le parole dello stesso Cristiano: «Voglio restare al Madrid. Ma ho bisogno di un gesto da parte del club e mi dicono sempre domani, domani, domani».
La risposta di Perez non è stata scomposta. Il presidente del Madrid ha chiesto agli agenti di portargli delle offerte valide per il suo fuoriclasse. Ci stanno pensando dalle parti di Manchester (Mourinho e il suo United, ovviamente) e di Parigi (Neymar-Mbappé-Cristiano Ronaldo non sarebbe malaccio come tridente), ovvero le uniche zone calcistiche che potrebbero sostenere un ingaggio almeno vicino a quello di Messi. Vedremo come si evolverà la storia, anche perché sarà una decisione definitiva, o quasi. Tra diciannove giorni, Ronaldo compirà 33 anni. Come dire: potrebbe essere l’ultimo grande contratto di una carriera irripetibile. Cristiano lo sa.