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These Football Times: come Callejon ha reinventato la sua carriera a Napoli

Le quattro stagioni (più quella in corso) di Callejon al Napoli, la storia di un calciatore arrivato senza clamore e poi diventato insostituibile.

These Football Times: come Callejon ha reinventato la sua carriera a Napoli

Callejon e Suso

Un pezzo condiviso, sul talento del calcio spagnolo e sulla forza di reinventare una carriera in Italia. Callejon come Suso, per These Football Times. La rivista anglofona di storia e cultura calcistica ha spesso un occhio di riguardo per Napoli, ultimamente ha scritto di Careca. Ora racconta la storia bella e inaspettata di José Callejon e di Jesus Suso. Noi ovviamente riportiamo la parte che ci riguarda, quella sul numero 7 ex Real Madrid e colonna assoluta del Napoli da cinque stagioni. Ma la lettura è consigliata, per intero.

Gli inizi: «José Maria Callejon e il suo gemello Juan Miguel sono figli di un proprietario di un negozio di frutta, sono entrati nelle giovanili del Real Madrid nel 2002 partendo da Motril, una cittadina vicino Granada. Percorso netto, continuo, per José, fino al titolo di capocannoniere in Segunda Division con la seconda squadra merengue. Poi la separazione dal fratello, il passaggio all’Espanyol, la prima stagione interlocutoria e infine l’arrivo decisivo di Pochettino».

Il tecnico argentino rivitalizza Callejon alla sua seconda stagione, il calciatore sviluppa quello che diventerà il suo marchio di fabbrica (la predisposizione al sacrificio tattico) e viene riacquistato dal Real Madrid.

Mourinho, poi Benitez

«Efficiente, fedele, altruista. Queste le parole di Mourinho per definire Callejon: “È sempre motivato, mi piace molto il suo atteggiamento”. Durante la sua prima stagione con il tecnico portoghese in panchina, segna 13 gol in 36 presenze. Altri 7 in 41 apparizioni l’anno successivo».

Poi l’addio, anzi la nuova carriera. A Napoli, voluto da Rafa Benitez. A questo punto conosciamo la storia, andiamo a prendere i punti più significativi: «Gran parte dei riflettori napoletani erano puntati sull’arrivo di Higuain, ma Callejon si rivelò un colpo sensazionale. Si pensi solo ai 20 gol nella prima stagione, preannunciati da Benitez nell’incredulità generale».

Poi l’arrivo di Sarri, le incertezze sulla permanenza al Napoli, il passaggio al 4-3-3, e la conferma come insostituibile, fino a superare le 200 presenze nel club. «Grazie all’adattabilità di Callejon e dei suoi compagni, il Napoli di oggi è una delle squadre più temute d’Europa per la qualità del gioco e della manovra offensiva. Niente male se pensiamo che Callejon avrebbe dovuto essere solo un’alternativa a grandi calciatori, lungo la sua carriera. La sua volontà ha scolpito una storia importante che non sarà dimenticata facilmente dai tifosi del Napoli».

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