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Il Napoli attacca in tanti modi, la marginalità letale di Callejon

Ieri sera Callejon è sembrato un po’ fuori dalle dinamiche azzurre, ma in realtà il suo è un modo di essere: è un finalizzatore, non un costruttore di gioco.

Il Napoli attacca in tanti modi, la marginalità letale di Callejon

Scelte

Come spiegato da Alfonso Fasano nell’analisi tattica pubblicata questa mattina, il Napoli 3.0 di Sarri si caratterizza per un’ampia gamma di soluzioni offensive. Per le tante possibilità garantite dal tridente azzurro, fermi restando i principi di gioco della squadra. Uno spunto ci è stato dato, proprio sotto l’analisi, da un commento che ci chiedeva la “spiegazione” della partita di Callejon. Ieri, più che in altre occasioni, lo spagnolo è sembrato largamente marginale nello sviluppo offensivo del Napoli.

Ebbene, non è una novità. Callejon gioca sempre così. Se la cosa è parsa accentuata, si è trattata di una questione di scelte predeterminate in riferimento alla partita, alla squadra avversaria. L’idea del Napoli è stata quella di muovere e poi colpire la cerniera centrale di Manolas (poi Fazio) e Juan Jesus, quindi Mertens lanciato alle spalle della linea e poi a lavorare come perno. Callejon agisce lontano dal punto del campo in cui il Napoli costruisce le proprie occasioni, e questo rappresenta un punto di forza quando c’è da cercarlo, in area, sui suoi inserimenti. Ieri non è andata diversamente, e lo leggi nelle statistiche: 41 palloni giocati dallo spagnolo, 37 è la sua media stagionale. 

Più che altro, e questo è vero, ieri il Napoli ha cercato meno di premiare i tagli in area di Callejon. Tanto che, durante il primo tempo, il bordocampista Sky ha parlato di un Sarri adirato perché la sua squadra non aveva cercato lo spagnolo coi soliti palloni diagonali. Questione di scelte, di opportunità, ma anche di distrazione e/o casualità. Che nascono da una varietà impressionanti di soluzioni offensive a disposizione del Napoli.

La mappa dei palloni giocati ieri sera da Callejonn. Appena il 3,33% in area avversaria

Callejon, nel Napoli, svolge un ruolo di finalizzatore. Gioca pochi palloni ma buoni, nel senso che viene imbeccato nella parte finale dell’azione, per la conclusione o per il passaggio vincente. Non è un caso che l’anno scorso sia stato proprio lui il calciatore con più assist decisivi nell’intero campionato di Serie A (12).

Ovviamente, questa sua configurazione tattica fa sì che a volte possa sembrare escluso dal vivo del gioco, ma è una sua caratteristica. Anzi, il fatto che venga cercato in maniera episodica tende ad aumentare l’effetto sorpresa, soprattutto nel momento degli inserimenti in area alle spalle del terzino sinistro (si pensi a Bologna).

Callejon è un’arma tattica fondamentale per il Napoli, garantisce di avere un attacco della porta su quello che è quasi sempre il secondo palo e un buon dialogo nello stretto. Non siamo ai livelli qualitativi di Mertens e Insigne, ma torniamo alla questione delle caratteristiche: Callejon non costruisce, ma concretizza il gioco. Per una partita, quella di ieri sera, è stato marginale. Ma la sua marginalità è letale, perché un pallone improvviso ma non improvvisato dalle sue parti si trasforma spesso in un’occasione da gol. O in gol, ancora meglio.

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