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Sarri comunica come se non facesse parte della famiglia del Napoli

Un’analisi su Maurizio Sarri, tratta dal blog Napoli Outsider. La percezione dell’opposizione interna, l’amore per Higuain, il giudizio acritico dei tifosi.

Sarri comunica come se non facesse parte della famiglia del Napoli
L’articolo che segue è tratto dal blog Napoli Outsider, lo riportiamo in versione ridotta. Vi invitiamo a leggere il testo completo, qui. Testo che noi del Napolista riportiamo condividendolo totalmente.

Sarri negli ultimi giorni ha ricevuto molte critiche, non solo per quanto successo sul campo, ma soprattutto per quanto accaduto nel post-partita di Napoli-Juventus. Le sue dichiarazioni meritano qualche riflessione in più, così come la sua filosofia in generale. Mi aspetto una pioggia di critiche, ma secondo me Sarri nel dopopartita ha sbagliato lo sbagliabile. L’ambiente va unito e compattato.

Mi servirò anche di alcuni punti di vista già espressi da altri, quindi vi invito a cliccare sui link forniti. Il Napoli è terribile da sempre nella comunicazione ed è il primissimo upgrade che andrebbe fatto. E’ terribile nei comunicati, è terribile su Twitter, è terribile quando parlano in società (pensiamo alle dichiarazioni prepartita) ed è stato terribile anche nel post-partita di Sarri.

Iniziamo da quanto scritto da Arturo Minervini su Tuttonapoli.

Su Gonzalo Higuain, Sarri può avere le sue idee. Dovrebbero però restare legate alla sfera personale, all’intimità. Perché quando Sarri si presenta davanti alle telecamere con la tuta del Napoli, rappresenta non solo se stesso, ma tutto quello che il Napoli è: società, calciatori e tifosi.

Rappresentare sé stesso

Una cosa che ho sempre percepito di Sarri è che lui non si senta di rappresentare squadra o società, ma solo se stesso. Questa è stata un’altra occasione in cui lo ha dimostrato.

Sarri è sempre stato schietto. Ha sempre detto quello che pensava (o almeno questo è il complimento che gli viene rivolto più spesso) ed è stato più volte accusato di “opposizione interna” per questo motivo. Personalmente io sono uno che ritiene che i panni sporchi si lavino in casa, quindi davanti alle telecamere parlerei sempre in costante difesa di società e squadra. Mi tirerei addosso le responsabilità e penserei a compattare l’ambiente per poi eventualmente alzare la voce a Castel Volturno. Lo avrei fatto a maggior ragione venerdì sera, addossandomi anche colpe eventualmente non mie, pur di stringere le maglie e proteggere i giocatori.

Ma in generale, anche se non concordo col modus operandi sarriano, posso capire che lui sia diverso da me e quindi se ci tiene a criticare la società o a dire ai propri giocatori che siano meno forti di altri pur di rimanere schietto ed onesto, non ci posso fare niente.

Fischi a Higuain

Nel caso di Higuain però secondo me è andato un po’ oltre ed ha completamente sbagliato. Perché? Perché ha detto questo:

I fischi? Con i napoletani sono sempre d’accordo, ma in questo caso li trovo ingiusti.

Quindi cerchiamo di capire: Sarri trova ingiusti i fischi a Higuain. Ok. Io sono dell’opinione che chi paga abbia il diritto di esprimere la propria opinione. Quando il pubblico contesta squadra e società, mi fa stare (molto) male perché io sono per il supporto sempre (e preferisco restare a casa, anziché andare per contestare). Ancora ricordo i fischi devastanti ad Insigne di diverse stagioni fa e se ci penso mi intristisco e mi irrito parecchio. Ma in definitiva nessuno può discutere la legittimità di un pubblico pagante.

Detto questo, se è legittimo fischiare o contestare la propria squadra o la propria società, allora è ancora più legittimo fischiare un avversario. Inoltre Sarri dovrebbe capire che quando finisce una storia d’amore (come è indubbiamente stata quella del pubblico napoletano verso Higuain), poi lascia ferite inevitabili. Non voglio parlare di “tradimento”, ma è chiaro che Higuain abbia ferito i tifosi scegliendo di andare in una rivale diretta. Fischiarlo è naturalissimo sia per questo, sia proprio in quanto avversario. Definire i fischi come ingiusti è semplicemente assurdo. I tifosi del Napoli lo fischiano perché tifano per il Napoli e gli riservano il trattamento che riservano ai rivali, condito dalla delusione amorosa. Non bisogna dimenticarselo.

[…]

Finché Sarri fa opposizione interna è un conto, ma lui deve davvero ricordarsi di far parte della grande famiglia del Napoli. A chiunque è capitato di litigare col proprio partner, con un genitore, un fratello, una sorella o un figlio. Fa parte della vita, a volte succede anche pubblicamente. Però per come intendo io la vita, nell’istante in cui un esterno prova a fare la stessa cosa verso un mio familiare, io mi schiero incondizionatamente in sua difesa. Il mio familiare può anche avere torto, ma tu (esterno) non devi permetterti mai, in alcuna maniera, di mancare di rispetto.

Se la penso diversamente, ne parlo privatamente col mio familiare, ma intanto ne prendo le difese senza se e senza ma. Per capirci, io mi sento anche libero di criticare Sarri, De Laurentiis, Hamsik (come in questa stagione) o altri. Ma li difendo e li difenderò sempre dagli attacchi esterni, quando si tratta di provocazioni o gestacci volgari.

Sarri avrebbe dovuto semplicemente distruggere Higuain, anziché un po’ difenderlo ed un po’ giustificarlo, ricordando nel frattempo che meraviglioso giocatore sia. Non si è limitato ad essere fuori luogo, ma ha mostrato di non sentirsi parte né della società, né della squadra, né dell’ambiente, privilegiando i suoi rapporti con un giocatore rivale rispetto a chi lavora per lui, a chi lo paga ed a chi lo ama. Ripeto: non è solo una questione di esprimersi male, perché anche chi non sa parlare sa esattamente quando vanno difesi gli affetti dai comportamenti esterni. A ben pensarci però, forse è ciò che ha fatto Sarri.

La Filosofia e l’Amore Cittadino

Sarri è amato a Napoli. Non c’è alcun dubbio. Basterebbe una sua parola per compattare l’ambiente. Se lui dicesse di procedere “spalla a spalla” non ho dubbi che così sarebbe. Invece l’ambiente è discretamente frazionato. Lui procede per la sua strada, che come si vede è la strada di Sarri, non della società né della squadra.

 

[…]

Purtroppo in pochi sono capaci di ammettere che Sarri, pur essendo un grande, sia imperfetto. Ogni critica anche circostanziata e supportata da dati viene ridicolizzata o aggredita verbalmente, spesso trascinando il discorso sul personale (non manca l’ovvio “chi ti paga?”). Ma bisogna rendersi conto che se Sarri è arrivato tardi al grande calcio, un motivo c’è e non è necessariamente nella miopia del sistema. E’ stato spesso esonerato ai livelli inferiori ed a volte non ha ottenuto buoni risultati. E’ cresciuto nel tempo, questo è vero, ma lo sta ancora facendo. Da un lato è senza dubbio un merito. Dall’altro dimostra fattivamente di non essere ancora perfetto come descritto dai suoi ammiratori.

Da tifosi del Napoli dobbiamo supportare la sua crescita. Ma supportare la crescita vuol dire ammettere che sia margine per crescere e dunque ammettere che sia imperfetto. Criticare i suoi errori anziché difenderlo ciecamente può solo aiutarlo a migliorare. Difenderlo ad oltranza è la cosa peggiore che possa accadere, per lui e per il Napoli, che in definitiva dovrebbe essere l’unico reale interesse del tifoso. Per risolvere dei problemi, bisogna ammettere di averli. In serenità, sostenendo sempre il lavoro di Sarri, ma appunto parlandone con assoluta chiarezza.

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