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La rosa del Napoli non è corta. Questa gestione è una scelta di Sarri

Un lungo articolo sul turn over del Napoli e delle altre squadra, e di conseguenza anche sulla profondità degli organici: la gestione delle rotazioni decisa da Sarri.

La rosa del Napoli non è corta. Questa gestione è una scelta di Sarri
L’articolo che segue è tratto dal blog Napoli Outsider. È in versione ridotta, nel pezzo originale ci sono minutaggi e numeri ed altre considerazioni a supporto della tesi. Tesi che noi abbiamo raccolto nel titolo. Vi invitiamo a leggere il brano completo, qui. Brano che ovviamente noi del Napolista condividiamo totalmente.

Che bello. Ogni anno ci troviamo a fare lo stesso discorso. Però a volte credo che sia veramente necessario. Le accuse al Napoli di avere una rosa corta sono semplicemente insensate.

La Profondità

Iniziamo da questo concetto. La settimana scorsa il Corriere del Mezzogiorno ha scritto testualmente:

Milik si infortuna per la seconda volta in pochi mesi, manca un giocatore che possa sostituirlo, seppur in panchina.

Ci si lamenta che il Napoli non abbia in rosa il sostituto del sostituto, anche se ad inizio articolo sia sottolineato che ci siano 23 giocatori in rosa (sono in realtà 24: Tonelli è sempre del Napoli, anche se Sarri non lo convoca).

Prima di tutto diciamo un’ovvietà: il Napoli, anche a seguito del patto dello spogliatoio ed a seguito delle richieste dello stesso Sarri, ha trattenuto e confermato tutti. Sul mercato ha effettuato solo 2 acquisti. Ounas è arrivato perché dopo la conversione di Mertens a centravanti serviva un’altra ala offensiva (di fatto rispetto ad un anno fa ha preso il posto di Gabbiadini). Mario Rui è arrivato perché Strinic ha preteso di andarsene. Oggi infatti in tanti dicono che il Napoli avrebbe dovuto trattenerlo, ma si sono dimenticati di questo.

Le riserve

Ci si lamenta però anche del fatto che le riserve non siano forti come i titolari. Una lamentela che ho sentito è che Insigne debba giocare sempre perché il Napoli non ha riserve forti come lui. Da un lato è vero che non ci sia un altro come lui, ma dall’altro bisogna rendersi conto che nessun giocatore al mondo, forte come Insigne (attualmente il miglior calciatore italiano), accetterebbe mai di fare da riserva in una squadra come il Napoli. Non è realistico chiedere 22 giocatori di pari livello, perché nessuno al mondo li ha.

L’utilizzo che Sarri fa delle riserve è estremamente limitato e questo ha convinto molti che i panchinari del Napoli siano impresentabili. L’anno scorso quando Strinic giocava la gente si metteva le mani nei capelli e lo trattava come uno zoppo. Poi lui giocava lo stesso bene, ma erano tutti influenzati dal suo utilizzo limitato. Lo stesso si poteva dire per Maggio o in realtà per qualsiasi panchinaro. Oggi Strinic invece viene rimpianto, guarda caso.

Sarri non ama le rotazioni

Sarri non ami le rotazioni. Invece di riconoscere che sia un suo difetto (o più semplicemente una sua scelta), si preferisce puntare il dito sulla rosa e chiedere 22 giocatori di pari livello, come se fosse realistico a qualsiasi latitudine. Ma delle rotazioni parleremo dopo.

Mario Rui è uno dei casi più comici: era una riserva nella Roma (con la rosa della Roma considerata più profonda), ma viene a Napoli per lo stesso ruolo di riserva, ed improvvisamente viene considerato impresentabile. Forse allora il problema è nel nome della squadra e non in quello del giocatore. Peraltro la Roma l’anno scorso aveva chiesto Giaccherini stesso, ma soprassediamo.

Altre Grandi

La Juventus non ha in panchina una punta centrale di riserva. Se si ferma Higuain, spostano Mandzukic centravanti ed inseriscono un’ala e proprio come il Napoli stesso, non hanno un terzo centravanti di ruolo in rosa. Lo stesso fa il Real Madrid se si ferma Benzema (con Ronaldo). Perché succede questo? Perché è difficilissimo trovare un centravanti all’altezza che si accontenti di fare panchina. È più facile spostare una punta versatile, come potremmo fare noi con Callejon. Invece per alcuni il Napoli avrebbe dovuto averne non uno, ma ben due in panchina, ossia due in più di Real Madrid, Juventus e Bayern Monaco.

Eh già, a Monaco di Baviera addirittura hanno dovuto usare James Rodriguez come punta centrale col Celtic, visto che Lewandowski era fuori. Mentre Mandzukic e Ronaldo sanno indubbiamente fare i centravanti, è chiaro e palese che James sia diverso, ma hanno adattato lui lo stesso. Evidentemente il Bayern pure ha la rosa corta.

Le squadre che i tifosi del Napoli invidiano per profondità

Torniamo a Madrid: si è fermato Dani Carvajal per problemi al cuore? Bene, hanno dovuto far debuttare Achraf Hakimi, 18enne marocchino chiamato dalla squadra B. Hakimi ha un grande futuro, ma vi immaginate se il Napoli avesse dovuto lanciare come titolare fisso (e senza riserve a sua volta) un difensore della Primavera perché in tutta la rosa c’era un solo terzino destro? Il PSG ha 3 difensori centrali in tutta la rosa e 4 centrocampisti centrali (giocano col 4-3-3) ed in caso di necessità devono adattare una delle loro punte esterne a fare la mezzala. Il Manchester City è costretto a far giocare Delph come terzino sinistro.

La Roma finora ha affrontato il campionato col solo Kolarov come terzino sinistro, in attesa che Emerson Palmieri torni, ed ha adattato Bruno Peres e Juan Jesus in emergenza. La Juventus in necessità ha usato sia Barzagli che Sturaro come terzini destri, fa giocare Asamoah quando serve ed ha lanciato Bentancur, un ragazzino appena arrivato da un altro continente, che da noi starebbe debuttando forse in questo periodo (Diawara l’anno scorso debuttò a fine ottobre, pur venendo dalla Serie A, Rog non parliamone proprio).

La Roma

Di Francesco sta ruotando tantissimo, anche con giocatori che stanno giocando in maniera pessima e che faticherebbero a vedere il campo col Napoli. Ha fatto riposare Kolarov pur non avendo riserve di ruolo, ha usato ripetutamente Gonalons, Juan Jesus, ha dato minuti importanti pure a Moreno, giocatori che a Napoli sarebbero considerati come Maksimovic, Chiriches e Rog nella migliore delle ipotesi.

Di recente ha deciso di prendere Gerson, un 20enne che in Italia era stato usato solo da trequartista e mezzalae di riprovarlo come punta esterna destra, con buon profitto.  Queste sono le squadre che i tifosi del Napoli invidiano per profondità.

Le Rotazioni

Ma poi ci sono dimostrazioni costanti sul fatto che sia una scelta di Sarri e non un problema della rosa. Proviamo ad elencarne alcune:

Arkadiusz Milik era uno dei pochi (con Zielinski e Diawara) considerati all’altezza dei titolari e pronto a ruotare. Ebbene, lui è stato in salute per le prime 9 partite stagionali, ma ne ha giocate solo 2 da titolare. Anche non fidandosi di Giaccherini, si poteva usare Milik magari con Mertens esterno una o due volte, per non perdere qualità e far riposare Insigne. Invece niente. Milik stesso ha rimpiazzato da titolare solo ed esclusivamente Mertens e solo 2 volte in 9 incontri. In totale ha giocato 195′ in quelle 9 partite (segnando 2 gol: la sua media è sempre altissima). Sarri insomma non usa neanche quelli al di sopra di ogni sospetto.

L’anno scorso Sarri aveva ruotato un po’ di più rispetto al suo primo anno, ma questa stagione ha fatto di nuovo un passo indietro, tornando più simile alla sua stagione di debutto.

Il gioco del Napoli

Il Napoli ha un gioco meno dispendioso di quanto si pensi, anche se certe partite come quella col City sono estremamente stancanti (e si è vista la differenza in quelle immediatamente successive). Per fortuna ci sono poche squadre come il Manchester City in giro. Forse Sarri conta su una crescita come l’anno scorso e si sente tranquillo. Sinceramente non lo so. In generale su questo aspetto ho grande fiducia e credo che la squadra se la caverà, principalmente perché nessuno conosce i risultati dei test fisici ed atletici come Sarri ed i suoi collaboratori.

È però anche inutile ed ovvio dire che se la scommessa non pagherà, sarà stato un errore del Mister, che anziché ampliare le rotazioni rispetto ad un anno fa, con la stessa rosa, le ha addirittura ridotte. Al momento quindi c’è fiducia, ma i motivi di preoccupazione sono comunque presenti. Il fatto che ruoti meno però dimostra ancora una volta il fatto che non sia un problema di rosa corta o profonda: è lui che sta decidendo.  […]

Per finire: evitiamo di ripetere ancora le fesserie sulla rosa corta. Non è corta. E’ gestita così da Sarri per una sua scelta. Non vuol dire che le riserve non siano di valore, né che altre squadre abbiano più alternative in rosa (come avete infatti visto sopra). Sono semplicemente filosofie diverse. Per vincere ci sono più strade. Sarri ne ha scelta una diversa da quasi tutti, puntando su uno zoccolo duro di 12 giocatori (incluso Zielinski, anche se come si vede è stato usato meno di 1 anno fa) nonostante le tre competizioni. Tutti speriamo che abbia ragione lui ed io, personalmente, credo che sia possibile.

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