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A proposito del Napoli e della presunta rosa corta (dopo le parole di Mertens)

Dries nell’intervista ha detto: «Guarda la rosa della Juve, il nostro è un piccolo miracolo». Andiamo a vedere l’Inter capolista e la Roma

A proposito del Napoli e della presunta rosa corta (dopo le parole di Mertens)

Lo scudetto

Scriviamo quando l’Inter è prima in classifica, almeno fino alle ore 17. Solo il Napoli può contro-sorpassare i nerazzurri che altrimenti resteranno in testa. E scriviamo un giorno dopo l’intervista di Dries Mertens, una chiacchierata interessante con Het Laatste Nieuws.

Delle parole di Mertens sul mercato ne abbiamo scritto qui, ora vorremmo concentrarci velocemente su un altro punto del discorso del centravanti belga. Questo qui: «Ora mi rendo conto che [vincere lo scudetto] sarà molto difficile, non abbiamo talenti incredibili né una rosa profonda, specialmente con gli infortuni di Ghoulam e Milik. Metti la nostra rosa al fianco di quella della Juve e ti rendi conto che stiamo realizzando un piccolo miracolo».

Verità (o quasi)

Ecco, anche queste parole sono vere, nel senso di credibili e verificabili. Ma restano vere fino a quando restano nei confini che esse stesse tracciano. Ci spieghiamo: fare questo discorso sulla rosa e sulla sua profondità – almeno secondo noi – ha senso solo se rapportato alla Juventus. A confronto con quello dei bianconeri, l’organico del Napoli è meno forte sugli undici titolari ed è meno profondo nella varietà e nella qualità delle alternative. Per questo, soprattutto per questo, Allegri e i suoi sono favoriti per il titolo. Nonostante l’avvio zoppicante, i quattro punti di distacco, i problemi del gioco e così via.

L’Inter

Per le altre, prendiamo come riferimento il pezzo che scrivemmo già in occasione di Napoli-Milan: quanti titolari delle squadre avversarie giocherebbero titolari nel Napoli? Prendiamo l’Inter. Handanovic, Skriniar, Perisic, Icardi. Che bella squadra. Ci sono anche Vecino, Borja Valero, Candreva. Allo stesso modo, però vi chiediamo: quale scambio alla pari fareste, in formazione? Icardi e Handanovic sono due bravissimi nel loro ruolo, voi forse li scambiereste con Mertens e Reina. Sarri lo farebbe? Non ne siamo così sicuri. E ancora: scambiereste Insigne per Perisic? Koulibaly per Skriniar? E tacciamo delle riserve, tipo quell’Andrea Ranocchia che la settimana prossima giocherà (per forza) da titolare per la squalifica di Miranda. O Ranocchia o nessun altro, a meno di adattare D’Ambrosio centrale.

Ma, soprattutto, invertiamo la direzione. Come sarebbero accolti all’Inter Diawara, Zielinski e Rog? Farebbero panchina nell’Inter dei Vecino, Borja Valero e Gagliardini? Ne siamo così sicuri, oppure sono i nerazzurri a invidiare la nostra panchina? Propendiamo decisamente per la seconda ipotesi.

Lo stesso ragionamento vale per la Roma. Certo, ci sono Dzeko, Nainggolan e Kolarov. Fortissimi. Però vi chiediamo: Dzeko per Mertens? Oppure El Shaarawy per Callejon o Insigne? Ma anche Strootman per Hamsik oppure De Rossi per Jorginho? Addirittura più in profondità: Zielinski per Pellegrini? Chiriches o Maksimovic per Juan Jesus? Caliamo un velo pietoso su Gonalons calciatore – come tanti – odiato ancor prima di arrivare a Napoli e che invece si sta dimostrando un buon calciatore di equilibrio. Della Lazio nemmeno parliamo.

Il miracolo

Ecco, Mertens ha ragione fino a un certo punto. Fino alla Juventus. Il Napoli ha una rosa vasta e di qualità, la seconda del campionato italiano. Una rosa con dei problemi numerici causati dagli infortuni gravi e imprevedibili di Milik (che non giocava praticamente mai) e Ghoulam. Ne abbiamo scritto qui e qui. Per il resto, il «miracolo» di Mertens riguarda solo la Juventus – almeno per quanto concerne l’organico. Poi magari l’Inter vince lo scudetto e allora chapeau, ma sarebbe una sorpresa molto più grande rispetto a un eventuale titolo alla squadra di Sarri. Un’eventualità che, a sua volta, sarebbe molto sorprendente rispetto al settimo successo in fila dei bianconeri. Ecco, quest’è. Almeno secondo noi, che poi lo dice anche la classifica.

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