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Messi: «Guardiola allenatore e Ronaldinho sono le due persone che mi hanno segnato di più al Barcellona»

Al Mundo Deportivo in occasione del 125° anniversario del club: «Una menzione speciale per Tito Vilanova, ci manca tanto. Con Pep abbiamo realizzato cose incredibili»

Messi: «Guardiola allenatore e Ronaldinho sono le due persone che mi hanno segnato di più al Barcellona»
Madrid (Spagna) 23/04/2017 - Liga / Real Madrid-Barcellona / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lionel Messi

Leo Messi (37 anni) è senza dubbio il giocatore più grande della storia del Barcellona. Certo, il club blaugrana nella sua storia ne ha avuti diversi di giocatori importanti. Messi li ricorda quasi tutti nella lunga intervista concessa al Mundo Deportivo in occasione del 125° anniversario del club. Messi ha qualcosa di speciale, anche perché ha vissuto a Barcellona dall’età di 13. Poi a 34 il cambio di vita e l’approdo prima al Psg e poi in Mls.

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Messi: «Una menzione speciale per Tito Vilanova»

Di seguito alcuni estratti dell’intervista.

Quale figura storica del club ti ha segnato di più?

«Penso che ce ne siano due che mi hanno segnato molto per motivi diversi. Pep, perché l’ho avuto come allenatore per tanti anni e abbiamo realizzato cose incredibili che mai avremmo immaginato. E Ronaldinho, perché il modo in cui mi ha accolto, come mi ha aiutato, mi ha aiutato tantissimo nei miei primi momenti in prima squadra. Ricordo anche tanto Andrés (Iniesta) o Xavi come compagni di squadra, e i tre che giocano con me qui a Miami (Busquets, Alba e Suárez), che sono anche amici. E ovviamente una menzione speciale per Tito Vilanova, che ci manca tanto».

Esprimi un desiderio per il club in questo momento della sua storia.

«Spero che il club possa tornare quello che è sempre stato. Oltre ad essere un riferimento mondiale, che non ha mai smesso di esserlo, che lotta sempre per vincere titoli fino alla fine di ogni stagione. Come giocatore del Barça, non puoi mai accontentarti di essere secondo o di non vincere, perché i membri e i tifosi pretendono il massimo da te. Essere il miglior club del mondo comporta grandi responsabilità. Mi piacerebbe vedere il Barça vincere di nuovo la Liga, la Coppa e anche la Champions League. E negli anni in cui non si può, almeno competere fino all’ultimo momento».

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