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Roma-Napoli, sfida in attacco: la regia di Perotti e Insigne, i centravanti differenti

Roma-Napoli, reparto per reparto: Dzeko e Mertens, goleador e simboli; accanto a loro, giocheranno attaccanti dalle caratteristiche diverse.

Roma-Napoli, sfida in attacco: la regia di Perotti e Insigne, i centravanti differenti

Due tridenti

Tra i due reparti d’attacco di Roma e Napoli sembra non esserci partita, ma non è così. Intanto perché il recupero di Florenzi permette di “cancellare” le assenze giallorosse (Defrel, Scick ed El Shaarawy). E poi perché Diego Perotti rappresenta una fonte inesauribile e multiforme di gioco, per Di Francesco. L’argentino è il regista offensivo giallorosso, da lui passa la costruzione del gioco offensivo non in transizione. Come Insigne nel Napoli, solo che l’ex Siviglia e Genoa ha caratteristiche diverse, una qualità di calcio meno illuminato ma una maggiore propensione al mantenimento del possesso.

Dzeko vale Mertens, pure se la struttura fisica e le inclinazioni tecniche non potrebbero essere più differenti. Il bosniaco lavora come pivot, tiene bassa la difesa avversaria, riceve il pallone in molte zone del campo ma riesce comunque a rimanere freddissimo sottoporta.

Come gioca Dzeko

Infine, Callejon e Florenzi. Due calciatori molto diversi, equilibratori tattici ma con diverse capacità di inserimento. Ci perdoni il ragazzo del quartiere Vitinia, che vedremmo benissimo nel Napoli come post-Hamsik, ad esempio, ma le qualità di José nella lettura del gioco offensivo sono ineguagliabili. Anche Florenzi attacca benissimo l’area, ma il gioco della Roma è diverso da quello del Napoli proprio perché non c’è un Callejon. Detto questo, anche il duello offensivo si gioca sul filo dei millesimi di punto. Partita equilibrata, come nel resto del campo. Come quella di domani, del resto.

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