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La probabile formazione di Genoa-Napoli: e alla fine venne il giorno del turn over (forse)

La nostra idea sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista della partita di Marassi contro il Genoa.

La probabile formazione di Genoa-Napoli: e alla fine venne il giorno del turn over (forse)

La probabile formazione del Napolista

Oggi è il giorno. Di Genoa-Napoli, ma anche di una probabile formazione divertente, forse una svolta epocale. Perché i rumors sul Napoli dicono che ci sarà turn over, noi fatichiamo a credere a un numero di turnazioni superiore a tre. Anzi, sarebbe già una deroga rispetto all’idea dei “due cambi” che Sarri veicola spesso, e che secondo il tecnico permettono di mantenere inalterata l’identità di squadra. In ogni caso, noi abbiamo volutamente esagerato. Non abbiamo toccato l’attacco, lì saremmo andati oltre il confine del verosimile, ma abbiamo azzardato tre ballottaggi e mezzo di cui uno completamente privo di contaminazioni dei titolarissimi. Ne parliamo appena sotto.

Formazione

Maggio – Hysaj

L’albanese gioca da titolare senza soluzione di continuità da Lazio-Napoli in poi, quindi sei partite tra campionato e Champions League. Considerando il mini-ciclo post Genoa e prima della sosta (Sassuolo-Man City-Chievo), è immaginabile il ritorno da titolare di Maggio. Anzi, più che immaginabile: fa parte della narrazione di questa vigilia, e quindi noi azzardiamo un buon 55%. Dal punto di vista tattico, l’inserimento di Maggio apre a potenziali risvolti tattici positivi: il Genoa non attacca mai con due esterni, e di certo non praticherà un gioco particolarmente verticale. Di conseguenza, Maggio potrebbe non soffrire in maniera continua le situazioni più problematiche per lui (le coperture in inferiorità numerica e la lettura sollecitata della linea alta).  Un possibile fattore negativo: l’uno contro uno probabile con Diego Laxalt, un cliente dalla buona tecnica e pure abbastanza dinamico.

Maksimovic – Chiriches

Eccola qui, la formazione della rivoluzione (o la rivoluzione della formazione). Albiol parte a zero, nel senso che sicuramente non giocherà. Per turnazione vera e propria. Al suo posto, uno tra Maksimovic e Chiriches. Diamo il primo in leggero vantaggio, non fosse altro che per le buone prove offerte contro Spal e Feyenoord. Dal punto di vista della valorizzazione dell’organico, poi, sarebbe proprio giusto che tocchi al difensore serbo. Allo stesso modo, però, una considerazione di tipo tattico ci fa propendere verso il rumeno. Che, rispetto a Maksimovic, ha una maggiore qualità e persino una certa sfrontatezza nell’impostazione. Teoricamente, è quello che servirebbe contro una squadra che di certo imposterà un gioco non solo di contenimento, ma di pura rottura (di scatole, in senso di marcatura uomo su uomo). Maksimovic porta di più palla, è più scolastico, mentre gli appoggi verticali di Chiriches potrebbero aprire spazi improvvisi. Siamo indecisi, si capisce. Deciderà Sarri, ma il fatto che Albiol sia (sembri) fuorigioco rappresenta già una svolta.

Diawara – Jorginho

Rientriamo nella normalità delle cose. Anzi, nella giustezza e nella giustizia delle cose. Il Diawara di Manchester è un calciatore che merita spazio, anche perché Jorginho non ha offerto una prestazione esaltante contro l’Inter. Pensare a un turno di riposo per l’italobrasiliano ci pare un’ipotesi intelligente. Soprattutto in una partita di battaglia, contro una squadra che quasi sicuramente marcherà a uomo il regista e tutti coloro che il regista potrebbe o vorrebbe servire. Di conseguenza, un calciatore con un impatto fisico superiore potrebbe essere un’idea vincente. Diawara c’è, è pronto, per noi il suo ingresso nell’undici titolare vale 55 possibilità su 100.

Allan – Zielinski – Rog

Allan è in forma, quindi gioca lui (per noi). Allo stesso modo, pensare di dargli un turno di rifiato non ci pare un’idea da scartare. Quindi, possibilità pari per Zielinski e Rog di subentrargli dal primo minuto. Dal punto di vista tattico, noi propenderemmo per il croato – riservando a Zielinski la partita di domenica contro il Sassuolo. È il discorso dell’impatto fisico di cui sopra, che dalla cabina di regia si sposta in un altro ruolo. Specie che la forma di Piotr non è esaltante (eufemismo), e se proprio dobbiamo sostituire il miglior Allan, di sempre, il croato ci sembra la persona adatta. Però, ripetiamo: difficile pensare a un quarto cambio, con questo Allan escluso a priori. Dunque, una possibilità su due per il brasiliano. Una su quattro per i suoi scudieri. Ci sembra una divisione verosimile.

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