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Berlusconi: «Bonucci è una bandiera della Juventus, non può fare il capitano del Milan»

Il rapporto controverso e critico tra il nuovo Milan e il suo vecchio presidente. Che attacca un po’ tutto, tra il mercato, l’allenatore e il gioco.

Berlusconi: «Bonucci è una bandiera della Juventus, non può fare il capitano del Milan»

L’articolo del Corriere della Sera

Un gran pezzo di calcio e politica, oggi, sul Corriere della Sera. Si parla di Berlusconi, del Milan, e si comincia sottolineando «la cesura tra i nuovi proprietari del Milan e quello che Arrigo Sacchi definisce “l’artefice del rinascimento del calcio italiano”». Il Cavaliere è stato padre e figlio di un calcio che fu, un appassionato e tifoso non imprenditore nella sua veste di padrone. Il Corsera sottolinea come Suning abbia assicurato a Moratti un ruolo di testimonial nerazzurro mentre la nuova proprietà rossonera ha cancellato il trofeo Luigi Berlusconi, intitolato alla memoria del padre dell’ex presidente.

Che, però, sembra avere un solo rammarico: «Vorrei almeno che la squadra andasse bene». La paura di Berlusconi, secondo quanto raccontato nel pezzo, è quella del tifoso. Il Milan deve vincere per poter sostenere il peso degli investimenti fatti, mentre la squadra non va. Anzi, non si capisce nemmeno. Queste le parole attribuite (in virgolettato, ndr) all’ex premier: «Non ho capito la campagna acquisti. Non si era mai visto in una squadra il cambio di 11 giocatori. Con tutti quei soldi, non si poteva acquistare un top player?».

Berlusconi tecnico

Da qui parte un altro capitolo del racconto, quello del Berlusconi presidente e allenatore. Anzi, presidente che vorrebbe (voleva) scegliere l’allenatore e non solo: «Volevo che sulla panchina restasse Brocchi. Ma ero in un letto d’ospedale, tra la vita e la morte. E mi dissero Montella. Non mi piace come sta facendo giocare la squadra, non c’è un’idea». L’ultima dichiarazione è stata rilasciata in pubblico, qualche giorno fa.

In privato, invece, osservazioni ancora più profonde: «Spiegatemi come possono finire spesso in panchina Suso e Bonaventura,
che sono poi i due calciatori tecnicamente più dotati. E come si può fare sempre il solito gioco sulle fasce, per il solito cross in area. Mah… Per andare in rete andrebbero invece sfruttate le qualità dei due, cercando le linee di passaggio interne». Con Montella, il rapporto non era idilliaco. Perché il tecnico campano gli rispondeva sempre «Sì, presidente, ma la formazione la faccio io». Certi atteggiamenti, a Berlusconi, difficilmente andavano giù nella sua vita da dirigente calcistico.

Bonucci

Anche un’altra cosa non gli è andata giù del nuovo Milan: Leonardo Bonucci. O meglio: la fascia sul braccio di Leonardo Bonucci.: «È stato nominato capitano un calciatore che è stato per anni la bandiera della Juventus. C’è Montolivo. La fascia andava affidata a lui».

L’ultima parte dell’articolo riguarda anche il Napoli, pure se indirettamente: «Quando gli consigliai Sarri per la panchina – ha raccontato di recente Sacchi – lui scelse Mihajlovic. E se ne pentì».

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