Sollecitato dal Corriere della Sera, l’artista immagina installazioni-protezioni in chiave ironica con simboli che caratterizzano le città in cui vengono installate
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Le città a misura anti-terrorismo
Sorpresa. Mimmo Paladino ha proposto corni rossi sul Lungomare di Napoli in chiave antiterrorismo. Evocato sul Napolista da Jim Catanzaro e Edoardo Cicelyn che hanno incrociato le spade sul Corno versione de Magistris e le installazioni bassoliniane inaugurate dalla proprio dalla Montagna di sale, l’artista è stato sollecitato dal Corriere della sera sulle misure artistiche e architettoniche da prendere in chiave antiterrorismo. Ha detto la sua insieme con Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue, Michelangelo Pistoletto.
Al Corriere della Sera
E che cosa ha proposto Paladino? Installazioni-protezioni «che richiamino gli elementi simbolici che caratterizzano la città in cui vengono installate». Il corno nelle possibili barriere anti-terrorismo a Napoli, «da mettere su tutto il Lungomare», per esempio. Le croci in quelle da mettere a difesa di Piazza San Pietro, cuore della Città del Vaticano. «Se Cattelan volesse, magari il dito medio in quelle pensate per Milano…»
«All’orrore – ha aggiunto – si dovrebbe rispondere anche così, ricorrendo a molta ironia, qualcosa che gli estremisti di certo non capiscono», spiega. «Se proprio ce li devono imporre sfruttiamo a nostro vantaggio questi new jersey o pilomat, coloriamoli, rendiamoli delle opere d’arte con le quali lanciare messaggi ai terroristi». Per Paladino «devono anche essere esteticamente belle».