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Spalletti: «Non siamo stati coraggiosi, non voglio parlare di stanchezza»

Luciano Spalletti ai microfoni di Mediaset Premium nel postpartita di Roma-Napoli: «Il campionato è ancora lungo, e il Napoli è una squadra forte».

L’intervista a Mediaset Premium

Luciano Spalletti ai microfoni di Mediaset Premium al termine di Roma-Napoli: «Loro sono stati molto più bravi nel far girare palla velocemente. Noi non siamo riusciti a incastrarci nel loro possesso palla. Quando gli altri sono bravi ad ammucchiarti diventa difficile essere lucidi per liberare un uomo. Nel secondo tempo è stata tutta un’altra partita. Stanchezza? Parlarne peggiora la situazione, non mi coinvolgete perché non partecipo a questo gioco. Nel finale di partita la squadra ha avuto un comportamento completamente diverso. Non ho vantaggi o meriti nel dire che i miei calciatori sono stanchi. Dobbiamo ancora giocare un bel po’ di partite determinanti, quindi ci vuole la giusta tensione mentale».

Sul sistema di gioco e la Roma scomparsa: «Mercoledì abbiamo perso una partita giocata non benissimo, la Lazio è stata brava a sfruttare la sua preparazione della partita. Il nostro atteggiamento difensivo di reazione non è stato quello giusto. Nel primo tempo, oggi, non siamo stati coraggiosi a cercare giocate veloci, a trovare l’uomo tra le linee. In questo modo, ci hanno creato difficoltà. Quando nella ripresa siamo andati spesso all’uno contro uno, abbiamo fatto vedere uno spirito di “o la recupero o la perdo”, si è vista un’altra fluidità».

Salah dal primo minuto

«Una scelta tattica, ho deciso di dare più spazio a Perotti ed El Sharaawy. Tutta colpa mia. Hanno fatto abbastanza bene entrambi, non li ha aiutati la squadra. Non siamo stati corti, non siamo saliti. Loro hanno fatto quello che dovevano fare, l’impegno c’è stato».

I difensori attaccati in impostazione: «Oggi loro sono venuti ad aggredirci bene, spesso la loro pressione ha fatto sì che noi ci allungassimo. Non siamo riusciti a trovare l’uomo tra le linee, nella ripartenza da palla recuperata. Non siamo stati tranquilli, coraggiosi, precisi».

Lo scudetto: «Dipenderà dalla Juventus, ma è un discorso molto duro. Quando esci sconfitti dagli scontri diretti, si ribaltano situazioni morali e di entusiasmo. Noi siamo forti, il Napoli è forte e le partite sono ancora tante. C’è da giocare, e ragionare nella maniera giusta, affrontare i problemi in maniera professionale».

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