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Sacchi indica la strada: «Servirà un Napoli corto, aggressivo e convinto»

Arrigo Sacchi “spiega” ai giocatori del Napoli come vincere contro i blancos: «Giocate come sapete senza timori reverenziali, usate cuore e mente»..

Sacchi indica la strada: «Servirà un Napoli corto, aggressivo e convinto»
Arrigo Sacchi

L’intervento sulla Gazzetta

Ci siamo. È il giorno di Napoli-Real Madrid, e lo capisci anche sfogliando i giornali. Un vero e proprio speciale, quello messo su dalla Gazzetta, con nove pagine dedicate all’evento di questa sera. Più un pezzo finale, di Arrigo Sacchi, che legge in anteprima la partita e dà i suoi consigli “privati” alla squadra di Sarri.

Il pezzo si apre con un esercizio di realismo e ottimismo: «Gli uomini di De Laurentiis e Sarri sono attesi da un’impresa titanica, ma, se terranno la mente sgombra da eccessive aspettative e cercheranno di eseguire le istruzioni del loro tecnico con il massimo di attenzione e impegno, alla fine potrebbero essere premiati».

Cosa resta del Bernabeu

«All’andata il Real ha aggredito con un pressing feroce gli azzurri, già svantaggiati dal carico emotivo, dall’inesperienza nel frequentare certi stadi e avversari. Il Napoli è stato messo sotto pressione dagli spagnoli: è stato stordito e costretto ad affrettare ogni soluzione, con errori tecnici e marcature allentate».

Sacchi parte da qui per analizzare cosa non sia andato per il verso giusto tre settimane fa. Gli errori in uscita, sollecitati dal pressing del Madrid, non avevano permesso agli azzurri di rispondere colpo su colpo alle azioni dei blancos. La fase di non possesso ha risentito di questo scompenso di intensità, finendo per «concedere tempi e spazi ai fuoriclasse avversari». Un suicidio, secondo Sacchi.

Questa sera

«Perché la sfida di stasera abbia un senso…». Così si apre la parte del testo in cui Sacchi spiega al Napoli come affrontare i campioni d’Europa. Il mantra di Sacchi, più o meno, è lo stesso del suo periodo da allenatore: «Non si dovrà rivedere l’atteggiamento dell’andata al Bernabeu se si vorrà mettere in difficoltà i campioni. Non andrà consentito al Real di esprimersi al suo abituale ritmo, di avere il dominio del gioco con cui centrocampisti e difensori alimentano in continuazione e con precisione i vari Bale, Benzema e Ronaldo. Quando i blancos avranno la palla, andranno marcati e pressati con furore: gli attaccanti azzurri dovranno essere i primi a svolgere questo lavoro, ma con più convinzione del solito, di modo che per centrocampisti e difensori sia più facile marcare e anticipare. I blancos non sono abituati a essere aggrediti, vanno in sofferenza se devono rincorrere».

Sacchi scrive quindi di un paradosso consapevole: per vincere, il Napoli deve migliorare prima di tutto la fase di non possesso. E in attacco? «Mi rivolgo ai ragazzi di Sarri. In fase di possesso, siate più convinti in tutto ciò che fate: gli smarcamenti, i tagli, i cambi di posizione, le finte, la
velocità, il ritmo, oltre a una gestione veloce e dinamica della palla. Avete lavorato molto e bene, dimostrate al mondo quanto siete migliorati, quanto siete diventati bravi. Sarà un esame di maturità: giocate come sapete senza timori reverenziali, usate cuore e mente, date tutto e verrete apprezzati a prescindere dal risultato». Difficile non essere d’accordo.

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