Pomeriggio assurdo al San Paolo, Napoli sull’ottovolante. Splendido nel primo tempo, svampito nel secondo. Mertens è uno spettacolo.
Napoli-Torino 5-3, quattro gol di Mertens. Poi Chiriches, Belotti, Rossettini e Iago.
I primi minuti ci dicono che il Toro è venuto a Napoli a giocare con la sua mentalità classica. Squadra alta, che prova a giocare e che ti concede qualcosa. Il Napoli prende le misure, e dal 13esimo al 22esimo fa spettacolo. Segna tre volte Mertens, con tre movimenti da attaccante vero. Un pallone scaraventato in porta su assist di Callejon, un rigore procurato (e segnato) scappando alle spalle di Barreca e un tap-in di forza dopo un tiro di Callejon. Il resto è spettacolo offensivo e di pressing, con almeno un altro paio di occasioni buone. All’intervallo, è 3-0.
Nella ripresa, succede l’impossibile. Perché dopo 13′ Belotti trova un gol su rimpallo, Mihajlovic decide di provare a vincerla e mette la quarta punta. Il Napoli ne approfitta con Chiriches, che strappa un pallone in anticipo, appoggia l’azione di ripartenza e la chiude appoggiando in porta il gol del 4-1. Sembra finita, di nuovo, se non fosse che Reina si inventa un errore fantozziano e regala a Rossettini la palla del 4-2. Pochi minuti dopo, Mertens chiude il suo Natale: un pallonetto da favola, un cioccolatino che batte Hart e chiude di nuovo la partita. Il rigore finale assegnato al Torino è un ornamento – che non farà piacere a Sarri. Finisce così, Napoli bellissimo e poi sbadato. Ma vincente. E Mertens è Santa Claus.
Napoli a un punto dalla Roma, a otto dalla Juve. Sarri è terzo, la corsa continua.