Sconcerti sul Corsera: “Il peso della gara è tanto, 7 punti di differenza fra due grandi squadre già realizzate sono quasi un confine”.
L’analisi sul Corsera
Il post Juve-Roma viene sviscerato da Mario Sconcerti, che sottolinea lo strapotere dei bianconeri. Non considera, però, già chiuso il torneo. “Una Juve subito sazia, un avversario che non trova più l’ultima magia. Il peso della gara però è tanto, 7 punti di differenza fra due grandi squadre già realizzate sono quasi un confine”.
L’idea di Sconcerti parte dal fatto che stiamo parlando di una squadra, quella di Allegri, che ha finalmente trovato una sua quadratura. “Una cosa è rimontare punti persi negli stati di crisi, altra è rincorrere squadre già in form”. Eppure, “eviterei comunque la tentazione di dire che il campionato è finito. Sarebbe una sciocchezza aritmetica. È chiara però la superiorità della Juve, soprattutto adesso che la Roma si è un po’ spenta, appesantita dalla stanchezza di Strootman e De Rossi, dall’usualità di Perotti”.
Spunta il Napoli
Nei pensieri di Sconcerti, fa capolino pure il Napoli. Anche perché la Juve é stata caratterizzata da “due lampi di Higuain, uno decisivo. Ma restano poche idee. Meglio la Juve di Champions, dove è costretta a cercare velocità“. Quindi, “che sia la più forte è fuor di dubbio. Che possa fare non di più ma di meglio, credo lo si scoprirà quando tornerà Dybala a tempo pieno”.
Ecco qui che compare la squadra di Sarri: “Vedremo adesso la reazione del Napoli, la squadra col gioco migliore, ma lontana. La Juve ha insomma fatto stasera una differenza importante su tutti. Non è la fine della corsa, è indubbio però che manchino gli avversari”.