La Juventus ha tre attaccanti per due ruoli, e Higuain e Dybala sono fuori. Quindi anche il mercato bianconero è incompleto come quello del Napoli?
Lo sappiamo. Sappiamo che non dovremmo parlare di Higuain, della Juventus, altrimenti poi si dice che godiamo del suo infortunio. Non è vero. Anzi, questa assenza del nostro ex numero nove nella partita più importante della stagione della Juventus ci serve per difendere il Napoli. Sì, da tutti quelli che si trincerano dietro uno slogan già fatto (“Non si possono affrontare tre competizioni con due attaccanti di ruolo”) per attaccare il club partenopeo da giudizi senza senso sull’ultimo calciomercato.
Ebbene, alla Juventus succede che i calciatori si fanno male. Come al Napoli, del resto: Gonzalo Higuain accusa un problema, un infortunio muscolare (meno grave, ovviamente, di quello occorso a Milik), e pure Dybala è in infermeria. Insomma, c’è un solo attaccante disponibile: Mario Mandzukic. Quindi, ci viene da dire, a tutti i criticoni (del Napoli): la Juventus ha sottovalutato il potere del fato o la possibilità che possano avvenire degli infortuni? Ha fatto un brutto mercato?
Perché funziona così: una squadra che gioca con due punte e ha tre attaccanti di ruolo in squadra (più Pjaca, che in realtà sarebbe un esterno) ha fatto un mercato completo e l’altra che gioca con una punta e ha due attaccanti di ruolo in organico (più Mertens, che in realtà sarebbe un esterno) ha fatto un mercato incompleto? Qualcuno di sì, perché “Gabbiadini non è una prima punta” e ovviamente “perché la Juventus vince”. Ma siamo al giudizio qualitativo. Non quantitativo. Numericamente, se vogliamo, il Napoli ha due calciatori per una maglia; la Juventus ne ha tre per due maglie, considerando che loro (fino a prova contraria) giocano sempre con due punte. A Castel Volturno e dintorni sono stati più lungimiranti che a Vinovo, almeno statisticamente.
Non è un attacco alla Juventus, ma una semplice presa di posizione per far capire che il mercato del Napoli non è stato “incompleto”. È stato errato – stando ai fatti di questo momento – valutare Gabbiadini come un centravanti capace di ricoprire questo ruolo nel disegno tattico di Sarri. Che poi, a dire questo, sono gli stessi che più o meno sette-otto mesi fa rimproveravano al tecnico toscano “di svalutare il patrimonio tecnico di Manolo”. Criticare costruttivamente è una cosa (tipo dire: Gabbiadini non è adatto a questo ruolo, forse andava sostituito con un altro attaccante), criticare per il gusto di farlo (l’ormai famosa massima “Non si possono affrontare tre competizioni con due attaccanti di ruolo”) è un’altra. Tant’è vero che oggi la Juventus si trova nella stessa condizione, alla vigilia di una partita importantissima.