In due mesi Milik ha conquistato i tifosi del Napoli. Con i gol e con l’atteggiamento. Mai una parola fuori posto. Tornerà più forte di prima
Buonanotte Arkadiusz. Per questa strana notte. Raramente a Napoli un infortunio è stato vissuto in maniera così intensa. Il crociato anteriore. Come Lorenzo Insigne due anni fa, eppure all’epoca provammo a farcene una ragione. Anche se Insigne stava offrendo il meglio di sé. Oggi sembra che tu lasci un vuoto incolmabile. Il potere dell’assenza. Ma anche della tua presenza in campo. Dei tue sette gol. Della tua capacità di incidere senza mai prenderti completamente la scena. Mai un gesto fuori posto. Eppure ne hai lasciato di tracce. La doppietta al Milan, con quel colpo di testa fino in cielo. La doppietta alla Dinamo Kiev, un po’ Savoldi un po’ Pampa Sosa. Tu che raddrizzi una partita che si stava mettendo male. Che ti carichi il Napoli sulle spalle ma sempre in modo silenzioso e corretto. Anche quando entrasti dalla panchina contro il Bologna e segnasti quel gol da centravanti che sa giocare anche coi piedi, anche quella sera nemmeno un gesto fuori posto. Sei il centravanti, sei pagato per segnare e tu segni. Giochi anche, se è per questo. Segni su rigore in Champions. Ancora alla Savoldi. Abbiamo poi scoperto che di rigori ne hai sbagliato soltanto uno: contro l’Heerenveen.
Ma non sono soltanto i gol. Ci eravamo abituati ad averti là davanti. Ci sentivamo protetti e stavamo imparando ad avere fiducia. Persino a Bergamo, dove hai toccato una palla e la stavi buttando dentro. Questa è la tua vittoria più bella. In due mesi hai conquistato tutti gli scettici e non erano pochi. Adesso tutto è enfatizzato ma nessuno ci avrebbe scommesso un euro su sette gol di Arkadiusz Milik all’inizio di ottobre. Oggi, incredibilmente perché è avvenuto con un infortunio, un brutto infortunio, sei entrato definitivamente nel cuore dei tifosi del Napoli. Anche se ti sei fatto male con la maglia della tua Nazionale. Per la Polonia stavi dando tutto te stesso, come sempre. Ti stavi battendo come un leone. Non dev’essere facile trovarsi uno come te di fronte, sempre pronto a scattare, desideroso di offrire il suo contributo alla squadra. Ti hanno buttato giù in area e hai conquistato il rigore. Poi ti sei scontrato fuori area e ti sei rotto il legamento. Ti rivedremo in campo l’anno prossimo.
Buonanotte Arkadiusz. Tornerai più forte di prima.