Intervista di Carlo Ancelotti alla Gazzetta : il tecnico del Bayern parla di Juventus, Napoli, ma anche della sua nuova esperienza e della percezione del calcio italiano.
Lunga, bella, significativa intervista di Carlo Ancelotti alla Gazzetta dello Sport. L’attuale tecnico del Bayern Monaco, da sette anni lontano dall’Italia e reduce da esperienze in quattro campionati diversi (la Bundes dopo la Premier League inglese, la Ligue 1 e la Liga), parla del momento del calcio italiano, di Juventus e Napoli ma pure di come sta procedendo la sua nuova avventura tedesca. Anzi, il primo passaggio che vogliamo sottolineare riguarda proprio l’ambiente di Monaco, i rapporti tra tifoseria e club: «C’è molto rispetto, la città mi piace, nessuno disturba nemmeno al campo. Io non facevo allenamenti aperti, altrove, non per i segreti ma per la concentrazione. Qui viene tanta gente però nessuno fiata».
Sulla Serie A, la Juventus favorita e il Napoli: «I bianconeri sono favoriti, ma scudetto assegnato no. Tutto può succedere, anche gli infortuni sono all’ordine del giorno. Della Juve mi piacciono solidità, continuità, organizzazione di squadra e di società. Il Napoli ha preso una brutta botta con l’infortunio di Milik, sarà più difficile restare ad alti livelli. Hanno in casa Gabbiadini, ha qualità, ora aumentano le responsabilità e vediamo come le affronta. Però non parlerei di strada spianata».
La percezione all’estero del calcio italiano: «L’Italia è molto più rispettata fuori dal nostro Paese che dentro, non solo a livello calcistico. Noi italiani la rispettiamo meno di quanto fanno gli stranieri. Non solo qui, anche in Spagna, in Francia, siamo molto considerati a qualsiasi livello. L’Italia rimane il Paese più bello del mondo. Però non ho nostalgia: da qui adesso posso tornare a casa anche con l’auto».