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Si può vincere anche col turn over, il Napoli lo dimostra a Palermo (0-3)

Gol di Hamsik e doppietta di Callejon. Il Napoli risponde ai tre gol della Juventus al Sassuolo. La squadra c’è.

Si può vincere anche col turn over, il Napoli lo dimostra a Palermo (0-3)

Direbbe Luigi Necco agitando il tre: “Torino chiama, Napoli risponde”. Ma non sia mai, non si può più dire. Sono cambiati i tempi. Siamo nettamente più scarsi (è un’iperbole ironica eh), e soprattutto Napoli ha perso il suo senso dell’umorismo e la sua tifoseria è diventata decisamente più triste.

Detto questo, il Napoli di Sarri ha vinto con merito a Palermo 3-0 due ore dopo il successo della Juventus in casa sul Sassuolo per 3-1 con doppietta di Gonzalo Higuain cui hanno risposto Hamsik e Callejon con una doppietta. Una vittoria importante – come lo sono tutte peraltro – per il Napoli. Una vittoria conquistata col primo vero turn over varato da Maurizio Sarri che ha lasciato in panchina Hysaj, Allan e Mertens e ha schierato Maggio, Zielinski e Insigne. Contro il Palermo che era alla prima con De Zerbi allenatore. E fisiologicamente il Napoli ha faticato nel primo tempo, visto che i siciliani hanno dato tutto quello che potevano. De Zerbi ha giocato una partita accorta, ovviamente ha messo da parte il gioco d’attacco e ha puntato sull’intensità. Intensità difensiva che gioco forza nella ripresa è svanita.

Ed è salito in cattedra il Napoli. Due gol in cinque minuti, tre in diciotto. Il Napoli ha archiviato la pratica al 47esimo con un bel sinistro di Hamsik su cross di Ghoulam splendidamente imbeccato da Zielinski (grande partita la sua). Palla sul primo palo, Napoli in vantaggio e gol numero 82 in serie A con Maradona superato. Il primo tempo è alle spalle, come alle spalle sembrano le 24 ore di disorientamento dopo le dichiarazioni di Sarri ai microfoni di Mediaset Premium. Un primo tempo in cui il Napoli non ha demeritato. Ha giocato contro un Palermo molto concentrato, ha tenuto il pallino del gioco in mano, ha sbagliato un gol con Albiol nell’area piccola, ha avuto in Milik un pivot sempre presente (anche un tiro pericoloso da parte sua), un Zielinski versione moto perpetuo e un Insigne tanto biondo quanto generoso (da applausi la sua chiusura in area napoletana).

Al 47esimo il Napoli è andato in vantaggio. E cinque minuti dopo, ha raddoppiato Callejon che schiaccia di testa su cross di Insigne servito da Milik. La partita si è virtualmente chiusa, anche se sul 2-0 il Palermo con Henrique di testa è andato per la prima e unica volta vicino al gol. Il Napoli del turn over ha vinto in relax. E ha fatto anche i cambi: fuori Milik per Gabbiadini, Zielinski per Allan, e Callejon per Mertens. Prima. però, lo spagnolo ha segnato il 3-0, di destro, con la complicità del portiere dopo una percussione di Zielinski. Quattro gol in tre giornate, capocannoniere alla pari con Belotti.

Insomma, il Napoli vale. Siamo tutti tifosi del Napoli. Anche noi che sosteniamo che De Laurentiis è un signor imprenditore. Sarri non deve avere timore di fallire, nessuno gli chiede nulla, solo di far giocare un’intera rosa al calcio che lui sa insegnare e applicare. Il Napoli non è la Juventus ma non è nemmeno il Pizzighettone. L’umiltà va bene ma nulla deve essere eccessivo. Il Napoli è una signora squadra, costruita nel tempo e ora affidata a un ottimo allenatore che deve liberarsi delle sue paure. Andiamo, mister Sarri, come stasera. Possiamo divertirci. Sette punti in tre partite, cinque in più rispetto allo scorso anno. Nove gol contro i sei dello scorso anno. Per la prima volta, senza gol subiti.Testa alta, spalle larghe. Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia. E martedì si va a Kiev. In Champions. Non è un sogno.

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