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I cinque gesti tecnici di Napoli-Bologna: tanto Milik, gli assist di Insigne e Callejon

Cinque animazioni, cinque momenti della partita che ci hanno colpito.

I cinque gesti tecnici di Napoli-Bologna: tanto Milik, gli assist di Insigne e Callejon

La girata di Dzemaili

L’avevamo detto ieri, le qualità di Blerim le conosciamo. Detto fatto, subito dopo il via prova a regalarci un dispiacere con una grande giocata sganciandosi subito in area. Sarebbe anche in una posizione sfavorevole per ricevere la sponda di Verdi, invece in una frazione di secondo trova sia una grande coordinazione, anticipando in un colpo solo Koulibaly, che un grande angolo di tiro. Solo un bel guizzo di Reina gli nega il gol.

 

L’assist di Insigne

Il gol di Callejon sembra una fotocopia di quello di Palermo, in realtà è una sua esecuzione migliore. Questa volta Lorenzo non avrebbe tutto questo spazio per trovare il compagno dall’altra parte. Ma si sa, il piede è quello che è, e sfodera un autentico laser. Traiettoria perfetta, veloce, tesa. Illeggibile per Torosidis, un invito a nozze per Callejon. Che, a proposito, anche stavolta trova il tempo di guardare in mezzo per un’eventuale sponda a Milik.

 

L’assist di Hamsik

Fa ancora meglio, come coefficiente di difficoltà, il capitano. Che già nel primo tempo aveva trovato un’altra apertura sontuosa a pescare Insigne sul filo del fuorigioco. Nella ripresa invece vede il taglio di Milik e lo serve come meglio non si potrebbe: pallone teso, in profondità, ad aggirare tutta la linea difensiva. Poi l’attaccante polacco ci mette il resto, che pure non è male. Forse abbiamo perso l’Hamsik goleador, ma finché lancia i compagni così, va bene lo stesso.

 

Il sinistro di Milik

A proposito del polacco, a suon di doppiette sembra si diverta a smentire, di volta in volta, luoghi comuni sul suo conto. “Ma questo chi è?”, e giù doppietta contro il Milan. “Ma è un attaccante da Champions?”, e fa una doppietta a Kiev. “Ma non è che segna solo di testa?”, e ti fa due gol di sinistro col Bologna. Il secondo poi ha qualcosa di particolare. E’ un’autentica mazzata che piega le mani al portiere (e può stupirsi solo chi non lo conosceva, chi lo aveva visto giocare sapeva di quel mancino mica male), ma a guardare Arek, anche dopo, quando esulta, sembra non abbia nemmeno dato gas fino in fondo. Semplice, quasi naturale. Quando si dice la forza della serenità.

 

Il triangolo Zielinski-Milik

Siccome di polacco ne abbiamo anche un altro in squadra, e ci ha già abituato piuttosto bene, non voleva deluderci nemmeno stavolta e nel finale di partita piazza un’altra accelerata delle sue nella metà campo avversaria, con tanto di triangolo a mille all’ora col suo connazionale. Che dopo i due gol ci ha preso gusto e per non farsi mancare niente neanche lui ci fa vedere che sa anche mandare in porta i compagni: il suo tocco di mezza punta, o mezzo esterno, o forse entrambe le cose, è delizioso.

 

 

 

 

 

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