Ci sono dunque indizi per dedurre che il casting per il prossimo allenatore del Napoli sia tutt’altro che finito.

Ci sono quattro nomi al centro del casting per il nuovo allenatore azzurro, Gasperini, Conte, Italiano e Pioli. La scelta di De Laurentiis sembra che si debba orientare su questi nomi, ma non è da escludere una mossa a sorpresa da parte del presidente del Napoli che potrebbe contattare anche qualche altro allenatore. Come Domenico Tedesco, un profilo che gli piace. Lo scrive La Repubblica:
“Almeno in due quindi si sentono in corsa e vale lo stesso per il silenzioso Pioli, vicino al divorzio col Milan. Ci sono dunque indizi per dedurre che il casting è tutt’altro che finito. Ad Adl piace stupire e chissà che il suo ego non spinga il presidente – pur di spiazzare tutti – a fare una scelta sorprendente, alla Tedesco”.
Tedesco è un Laptop Trainer
A soli trentotto anni d’età (ne compirà trentanove il prossimo 12 settembre) Domenico Tedesco vanta già esperienze importanti nel proprio curriculum. Nato a Rossano (Calabria) e trasferitosi giovanissimo in Germania con la famiglia, Tedesco ha già allenato in carriera club importanti come lo Schalke 04, lo Spartak Mosca e il Lipsia ed è attualmente il commissario tecnico della nazionale del Belgio.
La carriera di Tedesco è cominciata molto prima quando, appena venticinquenne, si ritrovò a svolgere funzioni di vice-allenatore con l’Asv Aichwald, nei bassifondi della piramide calcistica della Germania.
Pur senza avere alle spalle un passato da calciatore professionista, Tedesco riesce a imporsi in un calcio come quello tedesco che, negli ultimi quindici anni, ha cominciato a proporre ad alti livelli molti dei cosiddetti Laptop Trainer. Questo termine, coniato in modo dispregiativo dall’ex giocatore del Bayern Mehmet Scholl per indicare allenatori senza alle spalle un passato da calciatori professionistici (quasi che, parafrasando Arrigo Sacchi, per essere dei buoni fantini si debba prima essere stati cavalli), ha finito invece per identificare alcuni esponenti della nouvelle vague dei tecnici teutonici, fra i quali lo stesso Tedesco, Thomas Tuchel e Julian Nagelsmann.
La grande occasione nel calcio che conta tedesco l’ha avuta con lo Schalke. Il club di Gelsenkirchen decide di affidarsi all’allenatore italo-tedesco per la stagione 2017-18. In quel momento Tedesco è reduce da una salvezza conquistata con l’Erzgebirge Aue in Zweite Bundesliga (la Serie B locale). A sceglierlo è Christian Heidel lo stesso direttore sportivo che, quando lavorava nel Mainz, non si fece problemi a mandare in panchina due sconosciuti come Jürgen Klopp prima e Tuchel poi.