Italia-Spagna sarà una sfida particolare per Cesc Fabregas, che infatti proverà ad eliminare dall’Europeo il suo futuro allenatore al Chelsea. Prima, però c’è da commentare quello che è l’avvenimento mainstream di questi ultimi giorni, la Brexit. Ovviamente, dal punto di vista sportivo e da calciatore.
Fabregas si unisce al coro unanime di condanna (di cui abbiamo già scritto qui) verso i risultati del referendum, e il suo, in qualche modo, è un parere importante. Il centrocampista catalano del Chelsea, infatti, è arrivato in Inghilterra giovanissimo, a sedici anni. Allo stato attuale delle cose, con l’Inghilterra fuori dall’Unione Europea, un trasferimento come il suo non potrebbe più avvenire. Forse è per questo che il suo giudizio è estremamente negativo: «Penso che la Brexit sia dannosa per la Premier League. Sarà più difficile acquistare i giocatori, gli stipendi cambieranno se la sterlina dovesse iniziare ad avere un valore vicino a quello dell’euro. È una decisione che creerà molte complicazioni non solo nel calcio, ma anche nella vita quotidiana e per il futuro di tutti i popoli».
Una presa di posizione importante, che fa il paio con gli altri attacchi giunti dal mondo dello sport, schieratosi compatto contro l’esito del referendum. Anche se la Premier non dovrebbe accusare subito dei grossi cambiamenti, i calciatori e i dirigenti non sono tranquilli. Evidentemente, Brexit non ha solo destabilizzato la politica europea, ma anche quella calcistica.