Maurizio Sarri nella conferenza stampa postpartita di Torino-Napoli: «La Champions dietro l’angolo? La prima volta che entrai in campo era il 1972, 44 anni dopo posso arrivare in Champions League e non voglio e non posso fare cazzate. Il San Paolo ci darà la spinta decisiva, lo dobbiamo soprattutto ai nostri tifosi. C’è chi allena in Champions dopo venti partite da allenatore, io ci vado dopo un migliaio. Non posso permettermi di sbagliare».
Allan: «Per 70 minuti, lui e Hamsik hanno giocato una grande partita. Dopo, abbiamo smesso di fare il nostro calcio, difendevamo soltanto, ed abbiamo rinunciato a Marek assecondando le necessità della squadra per vincere il match. Loro erano più liberi mentalmente, hanno segnato un gol che voglio rivedere perché dalla panchina non sono riuscito a capire bene l’azione.
La visita a Superga: «Un vero mito, il Grande Torino. Chi viene qui nei giorni dell’anniversario e non fa una visita alla Basilica, non ha capito nulla. Va oltre ogni colore». Higuain: «L’avevo detto in tempi non sospetti che il Pipita avrebbe potuto raggiungere certe cifre. Però, questa sera c’è da festeggiare anche un record che coinvolge tutto il club, quello dei punti fatti».