L’unico che c’è rimasto un po’ male, forse, è il povero Christian Maggio. Che però ha 34 anni e quindi sarebbe dovuto succedere, prima o poi, di lasciare la fascia destra del Napoli a quancun’altro. Il fatto che però sia successo con un nome che non ti aspetti, quello di Elseid Hysaj, rientra nell’imponderabilità che rende fantastico il calcio.
Il Napolista ha già parlato di Hysaj in tempi non sospetti, dedicandogli un pezzo in combinata col dirimpettaio Faouzi Ghoulam, questo, in cui l’albanese veniva descritto così: «È il miglior terzino possibile per questo Napoli. Difende, corre, sostiene. Ha solo 21 anni ed è stato pagato cinque milioni di euro. È un affare, in tutti i sensi possibili». A pochi mesi di distanza, le cose sono addirittura migliorate. Hysaj è un titolarissimo assoluto, uno di quelli che non va in panchina nemmeno in Coppa Italia con l’Inter o in casa del Villarreal. Roba da 29 presenze totali (solo Hamsik, Reina, Callejon e Koulibaly hanno più apparizioni) e 2426 minuti giocati. Ha saltato Lazio-Napoli per squalifica, è tornato in campo e non ne è più uscito, nemmeno nella notte del turnover di Villarreal.
Non sono mancati i riconoscimenti: l’inserimento nella lista dei 100 giovani più promettenti secondo il sito inbedwithmaradona, le parole di Miguel Quintana, giornalista spagnolo che su Twitter, durante la sfida al Villarreal, ha scritto «Me gusta mucho, mucho Elseid Hysaj (Albania, 1994), el lateral derecho del Nápoles. Hace muchas cosas, y la mayoría las hace bien». I sentimenti, se vogliamo, sono pure reciproci: Paolo Tramezzani, opinionista Rai e soprattutto vice-ct dell’Albania di De Biasi, ha detto che Elseid «è innamorato della città, di Sarri, dei giocatori. Ogni volta che parliamo me lo dice, sa di giocare in una realtà eccezionale. Per lui il Napoli è la squadra più forte al mondo».
E poi c’è questa roba qui, che per chi vive e lavora col calcio sul web è quasi una bibbia. Si chiama Transfermarkt, ed è un sito che, tra altre mille statistiche, studia e analizza le valutazioni di mercato dei calciatori nel tempo. La parabola di Hysaj è questa linea qui, sempre in salita, dai 2,50 milioni prima dell’esordio in Serie A ai 9 aggiornati a gennaio 2016. Un incremento superiore al 250% grazie a Sarri, il suo mentore. Ma grazie anche a lui, terzino completo che è riuscito a imporsi nonostante le perlessità di una piazza scoraggiata dal suo arrivo (si sognava Vrsaljko) e da un inizio un po’ goffo come terzino sinistro adattato. Poi la rivelazione, la conquista della fascia destra con prestazioni totali, di corsa e sostanza ma anche di buone qualità tecniche (chiedere a Il Ciuccio e a Patrice Evra). Mario Giuffreda, il suo procuratore, ieri ha dichiarato che «Hysaj è il miglior terzino della Serie A e vale almeno 20 milioni». Parole forse esagerate, ma nemmeno tanto lontane dalla realtà. Lo vedi in campo e lo dice e forse lo dirà ancora anche Transfermarkt, figuriamoci. E l’unico a rimanerci un po’ male sarà sempre e solo Christian Maggio.
