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France Football elogia la Juve per la vittoria sul Napoli: «La cultura tattica dei bianconeri non ha eguali»

France Football elogia la Juve per la vittoria sul Napoli: «La cultura tattica dei bianconeri non ha eguali»

«Samedi dernier, dans le match au sommet de la Serie A, les Turinois ont remporté une vraie partie d’échecs à l’italienne face à Naples». Anche chi non capisce il francese riuscirà a tradurre il sottotitolo del pezzo di France Football, dedicato alla Juventus e all’analisi tattica della sfida dello Stadium tra i bianconeri e il Napoli. Il titolo dice pressappoco che «la cultura tattica della Juventus non ha eguali», mentre il sottotitolo dice che la squadra di Allegri ha vinto una vera e propria «partita a scacchi» sabato sera.

Per l’autore del pezzo, Patrick Urbini, «la Juventus ha non solo la miglior difesa d’Italia (15 gol subiti in 25 partite questa stagione): ha anche un know-how tattico e un realismo che non hanno equivalenti in Serie A, un campionato in cui la cultura del risultato e quella tattica rimangono un bene essenziale». Proprio per questo, i bianconeri «hanno conquistato la loro quindicesima vittoria consecutiva impostando una partita giocata prima per non perdere, in modo da neutralizzare i punti di forza dell’avversario». Urbini parla in questi termini della metamorfosi tattica voluta da Allegri che ha rinunciato al suo classico 3-5-2 e al possesso palla (appena il 44% di possesso contro il 55% di media stagionale) per approntare un 4-4-2 o 4-3-3 e lasciare l’iniziativa alla squadra di Sarri, in modo da isolare e Higuain prima di vincere sul filo di lana quando lo 0-0 sembrava acquisito».

Urbini, poi, analizza anche il Napoli: «Tutti sanno che il Napoli pressa e controlla il gioco con il trio Allan-Jorginho-Hamsik ma pure che la catena di sinistra è quella più utilizzata per attaccare gli avversari. Ecco che allora il piano Juve voleva bloccare i corridoi esterni con due coppie efficaci sulle fasce e stroncare sul nascere, con Khedira e Marchisio, il lavoro centrale dell’hub Jorginho. In questi modo, l’ex squadra leader del campionato è stata limitata nel creare occasioni da gol». Poi la descrizione della «unica occasione pericolosa concessa», quella sul cross di Hysaj per Higuain sventato in spaccata da Bonucci, e la lode al cinismo di una squadra che nel finale ha creduto nella «forza del destino», con il decisivo ingresso di Zaza. Ecco la chiosa finale di Urbini: «Zaza pour 32 minutes? 15 ballons touchés (pas un dans la surface), 9 passes, 1 tir et 1 but qui vaut de l’or. Du pur réalisme à l’italienne». Come dire: fortuna o realismo?

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