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L’Alessandria in semifinale di Coppa Italia. È guidata da Gregucci l’allenatore virtuale del Napoli di Gaucci

L’Alessandria in semifinale di Coppa Italia. È guidata da Gregucci l’allenatore virtuale del Napoli di Gaucci

Serata storica per l’Alessandria che fu di Gianni Rivera. La squadra piemontese batte in rimonta lo Spezia fuori casa 2-1 e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia: affronterà il Milan di Mihajlovic. Le curiosità per il Napoli e i napoletani non finiscono qui. Perché l’allenatore dell’Alessandria è Angelo Gregucci che fu tecnico degli azzurri per circa un mese nell’estate del 2004, quella del fallimento. L’estate in cui il Napoli fu virtualmente nelle mani di Luciano Gaucci, mister Tulliani, che organizzò al San Paolo (era il 26 luglio del 2004) la serata dell’Orgoglio partenopeo per presentare il nuovo allenatore. Il progetto di Gaucci aveva il sostegno della tifoseria organizzata (sempre lungimirante). 

Biglietto d’ingresso 5 euro, incasso devoluto in parte all’ospedale Santobono e in parte alle casse del club. 

Un maxischermo proiettò le immagini di Maradona. “Meritiamo di più” lo slogan cantato dallo stadio. Luciano Gaucci, che in mattinata era stato in visita a palazzo Chigi da Fini, fece un giro di campo e disse: “Sono uno di voi, ho preso casa a Posillipo, non vi chiederò di marciare su Roma, ma difenderemo i nostri diritti”. Voleva prendere il Napoli con una formula creativa, in leasing, con il fitto del ramo d’azienda. Sul palco sfilarono Gino Rivieccio, Nino D’Angelo, Luis Vinicio, Maurizio Ercolano, papà di Sergio, giovane vittima degli incidenti nel derby con l’Avellino, un uomno distrutto che per la prima volta tornò allo stadio.

Gregucci, appena liberatosi dal Venezia, disse: “Conosco il San Paolo. Ho giocato da avversario del Napoli con la Lazio nel giorno del secondo scudetto. Chiedo ai tifosi di tirare fuori le bandiere, andremo a dare battaglia dappertutto”. Voleva portare il Napoli in ritiro a Tarvisio. Vennero convocati 22 calciatori, persino il nuovo arrivo: il portiere Kalac. Vinse un paio di amichevoli, contro l’Amiata e il Fiumicino. Poi le cose precipitarono e il Napoli venne acquistato dal cinematografaro romano che tanti danni (SIAMO IRONICI) ha fatto. 

Il diario dell’estate del 2004  

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