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26/7/2004: Gaucci al San Paolo presenta il nuovo allenatore Gregucci

26/7/2004: Gaucci al San Paolo presenta il nuovo allenatore Gregucci

26 luglio 2004
È il giorno in cui la Coavisoc, commissione d’appello di controllo dei parametri economico-finanziari dei club, boccia il ricorso del Napoli contro la relazione negativa sui conti firmata dalla Covisoc. Un colpo che arriva poche ore prima della manifestazione Orgoglio Partenopeo, 40mila persone al San Paolo per manifestare la voglia di calcio della città a sostegno del progetto di salvataggio promosso da Luciano Gaucci. Biglietto d’ingresso 5 euro, incasso devoluto in parte all’ospedale Santobono e in parte alle casse del club.

Un maxischermo proietta le immagini di Maradona. “Meritiamo di più” è lo slogan cantato dallo stadio. Luciano Gaucci, che in mattinata era stato in visita a palazzo Chigi da Fini, fa un giro di campo e dice: “Sono uno di voi, ho preso casa a Posillipo, non vi chiederò di marciare su Roma, ma difenderemo i nostri diritti”. È lui che vuole prendere il Napoli con una formula creativa, in leasing, con il fitto del ramo d’azienda. Sul palco sfilano Gino Rivieccio, Nino D’Angelo, Luis Vinicio, Maurizio Ercolano, papà di Sergio, giovane vittima degli incidenti nel derby con l’Avellino, un uomno distrutto che per la prima volta torna allo stadio.

Ci sono anche i campioni d’Italia napoletani: Caffarelli, Carannante, Puzone. Mancano le istituzioni locali: assenti il governatore Bassolino e il sindaco Iervolino. Alle 22 e 30 compare Gaucci e dice: “Penso solo alla serie B, ricorrerei al lodo Petrucci solo se fosse l’unica strada per aiutare questa squadra”. Il Lodo Petrucci, dal nome dell’allora presidente del Coni, consentiva di non perdere il patrimonio sportivo cittadino, consentendo a una nuova società di rilevare il posto di un club fallito, partendo da una sola categoria inferiore. In caso di ricorso al Lodo Petrucci girano nomi di altri imprenditori interessati: Caltagirone, Tronchetti Provera, Punzo.

Gaucci presenta pure l’uomo a cui vuole affidare la panchina. È Angelo Gregucci, appena liberatosi dal Venezia. Gregucci dice: “Conosco il San Paolo. Ho giocato da avversario del Napoli con la Lazio nel giorno del secondo scudetto. Chiedo ai tifosi di tirare fuori le bandiere, andremo a dare battaglia dappertutto”. Paolo Bellamio, amministratore unico del club, aggiunge: “La serie B è un nostro diritto. Spero venga riconosciuto dalla Federazione”. Intanto incontra l’assessore comunale allo Sviluppo, Nicola Oddati, per comunicargli di non essere stato contattato da nessuno: “Al momento  c’è solo Gaucci”. Il giorno dopo il consiglio federale della Figc deve esprimersi sull’iscrizione alla B, con il parere contrario della Covisoc.
Il Ciuccio

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