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Meglio Vardy che mai. Quando il successo arriva in età matura

Meglio Vardy che mai. Quando il successo arriva in età matura

L’impresa dell’Alessandria a Palermo in Coppa Italia ci ha fatto accostare questa competizione alla Fa Cup inglese, dove spesso si registrano risultati sorprendenti con squadre sconosciute che battono quelle più blasonate.

Pensando oggi ai campionati inglesi non possiamo non riflettere sul fenomeno Jamie Vardy. Questo attaccante di 28 anni arriva al Leicester nel 2012, nella serie B inglese. Segna 16 gol e trascina la squadra in Premier League. Siamo nel 2014 quando debutta in Premier, a 27 anni. Oggi è considerato un fenomeno: ha segnato più di Higuain (14 reti) e ha stabilito il nuovo record di marcature consecutive con 11 giornate. Il record precedente era di Van Nistelrooy.

All’età in cui Vardy arrivava al Leicester, Christian Riganò faceva ancora il muratore in Sicilia. L’attaccante fu ingaggiato dalla Fiorentina (allora Florentia Viola) in serie C nel 2002 quando aveva già 28 anni. Con i suoi 53 gol trascinò la Viola dalla C alla A in cui arrivò alla soglia dei 30 anni godendo dell’affetto smisurato dei tifosi, affetto secondo solo a quello consolidato verso Batistuta. Poi una serie di infortuni misero in ombra il prosieguo della sua carriera. 

Tutto questo per dire che nei nostri campionati probabilmente ci sono decine di Vardy che aspettano solo la loro occasione. Come è avvenuto per Torricelli, per Francesco Romano e forse oggi per i vari Pavoletti, Valdifiori e tanti altri. Adl è molto cauto sul mercato in generale e su quello di riparazione in particolare: abbiamo le idee chiare, ha dichiarato. Ma noi ricordiamo che anche sotto la sua gestione abbiamo acquistato calciatori come Fideleff, Uvini, Dumitru e compagni.

Oggi avere osservatori di talento vale economicamente quanto avere in rosa giocatori appunto di talento. Pensiamo a chi ha individuato Kalinic oppure un Salah che non giocava nel Chelsea oppure Manolas e tanti altri giocatori che a costi accettabili hanno rafforzato significativamente le loro squadre.

Quando vedo partite di serie B o anche di Lega-Pro mi rendo conto di quanti giocatori tecnicamente validi esistono nei nostri campionati. Forse meriterebbero almeno la stessa attenzione che mettiamo nel seguire le varie cantere delle grandi squadre straniere. Spesso andiamo a pescare in quei serbatoi sperando di trovare ostriche perlifere e invece tiriamo in barca cozze pelose da quattro soldi.

Cerchiamo davvero d’avere le idee chiare e di non fare il gioco dei procuratori, vero doping del mercato.
Leo Prina

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