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Sono rimasto bloccato con l’aereo per un ritardo generico. Un po’ come il Napoli col Sassuolo

Sono rimasto bloccato con l’aereo per un ritardo generico. Un po’ come il Napoli col Sassuolo

Scusate il ritardo. Scrivo questo pezzo di mercoledì mentre cerco di tornare dalle vacanze, bloccato all’aeroporto di Parigi, non so più bene da quale causa, dato l’accumularsi delle ore di ritardo. Diciamo che siamo fermi per un ritardo generico, che è anche la prima cosa a cui ho pensato quando ho saputo della sconfitta del Napoli di domenica sera. Il Napoli è stato sconfitto, secondo me, per un ritardo generico. Il Sassuolo correva, il Napoli aspettava i bagagli, o aveva un guasto al motore, o aveva perduto il passaporto, non lo lasciavano passare agli imbarchi col deodorante nel bagaglio a mano. Se la vediamo così non dobbiamo preoccuparci particolarmente. Avvertiamo soltanto quel poco di fastidio di chi vorrebbe trovarsi a casa, a destinazione, sotto la propria doccia; e invece si trova bloccato al Terminal 2 del Charles De Gaulle. Prima o poi l’aereo partirà.

Io sono venuto a Parigi anche per verificare una notizia: se a forza di arretrare Hamsik (vi ricordate?) costui fosse stato costretto a partire da casa di Lavezzi, ma non è così. Ho scoperto invece che il capitano è rimasto in buoni rapporti con Cannavaro. Intanto del volo non se ne parla, ci sono passati davanti un Mosca, un Bologna, un Amsterdam e chissà che altro. 

Speravo, per la prima giornata, di sostituire i cornetti con i croissant, di dispensarli un po’ a tutta la squadra, ma non è stata cosa. Diciamo, però, che tre li ho portati lo stesso. Il primo è per Hamsik, perché un gol è sempre un gol. Il secondo è per Reina, perché avere un portiere vero è tutta un’altra cosa. Il terzo è per Sarri, che a me piace e spero che resti a Napoli a lungo. Diamo tempo a Sarri, molto più tempo di qualunque croissant. Mi sono permesso poi di far recapitare un paio di croissant pure in Inghilterra, uno a Britos e uno a Inler, per fare loro gli in bocca al lupo ma pure per dirgli: finalmente. Naturalmente, quest’anno, la rubrica non potrà trascurare il campionato inglese, i ragazzi vanno seguiti e raccontati. A Parigi ancora nessuna notizia del volo e nemmeno di Zuniga, è vivo? Leggo, invece, che il Vesuvio (come ogni anno) dovrebbe svegliarsi, bene, continuate pure a cantarci la canzoncina e sperate. Amen.

Abbiamo perso la prima pure per un fatto di educazione, credo. Vi pare possibile che dei gentiluomini come i nostri calciatori potessero avvantaggiarsi delle brutte prestazioni delle squadre avversarie? No, evidentemente, siamo dei signori. Ho visto che Colantuono ha fatto partire Zapatone dalla panchina, si vede che non sa ancora quanto sia forte, lo scoprirà. Come avete trovato i tre napoletani? Cioè i nati a Napoli: Insigne, Gabbiadini e Mertens, Come stanno? Spero meglio della nostra difesa, ma sono fiducioso anche quella migliorerà, basta dimenticare il dinamismo da presepe. 

Anche in Francia funzionano i social network e mi è capitato di leggere, su alcune bacheche facebook, che gli orfani (o vedove) di Benitez sarebbero pronti a gioire, o che avrebbero già gioito, per una falsa partenza di Sarri. Si fondono tristezza e incompetenza, chi scrive ha dedicato almeno un paio di poesie a Rafa, gli ha voluto bene e lo ha stimato (e lo stima ancora). La gente poi se ne va, se si riesce si mantiene un buon ricordo, ma Benitez non è più affar mio, né nostro. Ora conta Sarri, il suo modo di porsi mi piace molto. Mi piace la sua sicurezza e mi piacciono le sue idee. Ora c’è Sarri che somiglia a un meccanico di Marano ma indossa la tuta del Napoli con grande eleganza. Mi piace Sarri senza giacca e cravatta (accussì è venut’). Ora conta Sarri e noi facciamo il tifo per lui, che vuol dire fare il tifo per il Napoli, che vuol dire farlo per noi.

Note a margine:
–    Hanno chiamato il mio volo, assa fa’ ‘a maronn’
–    Se riesco a tornare ci sentiamo per la seconda giornata, con i cornetti caldi.
–    Questo campionato sarà all’insegna di #NoAuriemma #NoGazzetta (parlo per me)
–    Vinciamo più partite possibili e divertiamoci
–    #IoStoConSarri
Gianni Montieri

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