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Su Repubblica l’aggressione di De Laurentiis ai poliziotti e il tentativo di insabbiare da parte della Questura

Su Repubblica l’aggressione di De Laurentiis ai poliziotti e il tentativo di insabbiare da parte della Questura

(riportiamo l’articolo di Irene De Arcangelis apparso oggi su Repubblica)
 
Sabato  bollente in barca, sole e mare. Poi tanti bagagli e la corsa all’aeroporto per prendere il volo e raggiungere la sua squadra al ritiro in Trentino. Ma al terminal di Capodichino l’aria diventa d’improvviso ancora più bollente. Prima qualche battuta non proprio gradevole, troppe pretese, infine l’aggressione fisica. Protagonista il patron del Napoli Aurelio de Laurentiis, che ieri riceve un comunicato di fuoco a firma della Cgil lavoratori della polizia. Il sindacato chiede che de Laurentiis venga perseguito per il suo comportamento violento e minaccioso.

Sabato 11 luglio all’aeroporto. De Laurentiis arriva e vuole subito salire in aereo con il suo staff di diciotto persone. Nessuna fila, fa capire che vuole passare per il varco riservato all’equipaggio. Viene accontentato. Non ringrazia e chiede a uno degli agenti della Polaria in servizio all’aeroporto di portargli i bagagli. Divisa trattata da facchino, che cortesemente si rifiuta. “Non sono qui per questo”, risponde garbatamente l’agente. Allora il presidente del Calcio Napoli insiste per avere il suo pulmino privato per essere accompagnato fino alla scaletta dell’aereo, ma le misure di sicurezza non lo consentono.

Sono troppi no messi tutti insieme per de Laurentiis. Che reagisce. Dice al poliziotto: “Non seguirmi, non mi servi più”. Poi l’aggressione: una gomitata alla gola dell’agente. Il suo staff  –  i diciotto al seguito  –  deve trattenerlo, finisce in mezzo alle botte anche un secondo agente. È un incidente diplomatico grave, per la Questura, che tenta di nascondere l’episodio. Ma i sindacati rispecchiano la dignità dei loro iscritti.

Parte il fax della Silp Cgil. “Quello che è accaduto è vergognoso  –  si legge  –  e dimostra ancora una volta come personaggi che credono di essere al di sopra della legge non amino il rispetto delle regole e il lavoro che le forze dell’ordine svolgono per tutelare i cittadini”. E ancora: “Al presidente della società

è stato cortesemente consentito, pur non avendone diritto alcuno, di imbarcarsi attraverso il varco riservato. Ma se de Laurentiis giunge ad aggredire i poliziotti fisicamente provocando loro contusioni e lesioni è mortificante per i lavoratori della polizia e ignobile per chi si crede al di sopra della legge. La polizia è al servizio dei cittadini e non come crede de Laurentiis, dei privati, addirittura con mansioni di “domestico””.

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