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Sconcerti: «Il calcio italiano non è peggiore, è solo più brutto. E non ha Messi e Ronaldo»

Oggi il Corriere della Sera pubblica un’interessante analisi di Mario Sconcerti sul calcio italiano. Ne pubblichiamo alcuni stralci.

“In questo momento della stagione il calcio è stanco in generale, soprattutto in Italia. Con la primavera un po’ di corsa tornerà, ma questo resta per tutti il momento peggiore. La cosa è evidente sui campi. Pochi tiri, continue mischie sulle trequarti. La stessa Juve vince con l’unico tiro, peraltro bellissimo. Molto difficile per chi guarda appassionarsi a una partita solo per il piacere del calcio. Bisogna avere grandi interessi sentimentali. La leggenda vuole che in Italia si sia lenti. È la lentezza che rende tutto evitabile. È vero ma non è una carenza di preparazione. Quella ormai è come gli antibiotici, è uguale in tutto il mondo, quasi impossibile sbagliarla. È solo vero che in tutta Europa si gioca diversamente. Gli altri corrono e pressano, giocano in modo verticale. Noi schermiamo, alziamo piccole barriere che moltiplicano gli uomini addetti a coprire il campo soprattutto in largo. Ma non sono meglio di noi. La differenza vera è negli uomini (…) .

Così dominano le squadre con gli unici fuoriclasse a disposizione. Siamo tutti troppo abituati al rendimento di Ronaldo e Messi, non capiamo fino in fondo la loro differenza. Ma hanno segnato 40 reti a metà marzo, 80 in due. Tevez è a 15, Higuain, che è forse il miglior giocatore in Italia, appena 13. Non è solo un problema di campionato, è proprio una differenza eccessiva a cui non siamo più abituati. Non ci sono mai stati due attaccanti così. Spargendoli su un calcio normalizzato è facile ottenerne risultati eccezionali. Ma fuori da quelli, il calcio è ormai simile dovunque, per questo si può sperare quasi qualunque cosa. Anche andare avanti nelle coppe”.

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