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Intitoliamo una piazza a Pino Daniele (e almeno un vicoletto a Padoin)

Intitoliamo una piazza a Pino Daniele (e almeno un vicoletto a Padoin)

Il mio Cesena – Napoli

– Toccante l’atmosfera al Manuzzi per Pino Daniele: lutto al braccio per entrambe le squadre, cori e tanti striscioni che lo ricordavano, minuto di quasi silenzio, il dovuto applauso di tre quarti dello stadio e qualche fischio. Certo il calcio a volte è proprio un rigurgito.

– Dopo la vittoria della Supercoppa, ci si doveva confermare contro una piccola.

– È scesa in campo la stessa squadra di Doha, eccetto Kulì sostituito da Henrique e Ghoulam da Brivitos. In vista del big match di domenica prossima, Benitez, che il calcio italiano lo ha compreso fin troppo bene, ha lasciato in panchina il primo perché diffidato, mentre per la fascia sinistra, con l’algerino impegnato in coppa d’Africa, Strinic non ancora al 100% e con Zuzu ancora alle prese con la giostrina, la scelta del fenicottero uruguaiano è stata obbligata.

– L’inizio non è stato per niente promettente: ho visto prima Di Carlo che mi ha ricordato il Chievo di Moscardelli e Fideleff e una finale di coppa Italia persa a Vicenza. E poi l’ex arbitro Treossi, oggi dirigente cesenate, che mi ha ricordato i tempi di Moggiopoli. Certo, il calcio a volte è proprio un rigurgito. 

– Nella prima mezz’ora, a parte un colpo di testa di Brienza, non ci sono state emozioni.

– Molto meglio i racconti del nostro amico Taca reduce da Doha. Nel viaggio di ritorno è stato vicino ad Agnelli, Pogba e la sua famiglia. Taca è un agente turistico e conosce svariate lingue. I suoi compagni di viaggi si esprimevano solo in francese, ma ha compreso che la moglie di Andrea sfotteva il marito in merito alle foto apparse sul giornale mentre il rampollo sveniva sulle poltroncine dello stadio qatariota. 

–  Ci ha poi raccontato che all’inizio, nel suo settore, la maggior parte degli arabi tifavano (si fa per dire) Juve, per poi esultare (si fa per dire) alla fine per il Napoli.

– Nel mentre, una percussione di Gonzalone e l’apporto di schiena di Hamsik hanno permesso a Calle di realizzare il gol che ha sbloccato la partita. 0-1

– Calle non segnava da due mesi (6 partite). Nonostante ciò, è giunto a 9 reti in campionato.

– Dieci minuti dopo, una linea retta, lunga 3 secondi, ha tagliato il campo a metà: Rafael-Hamsik-Higuain. 0-2.

– Nell’occasione, l’assist di Marek è stato fantastico e Lucchini, che ha cercato di fermare la palla, si è scontrato col palo. Mi ha ricordato le migliori entrate di Chiellini.

– Gonzalone non segnava dal 23 novembre in campionato (4 partite). Nonostante ciò, è giunto a 9 reti.

– Con un 2-0 rassicurante si è chiusa la prima frazione.

– La ripresa si è aperta con le bestemmie del Minao nei confronti di Gad Lerner per un tweet anti napoletano e di Taca che ci ha raccontato gli emozionanti momenti con Chiellini, Pereyra e Padoin sul dischetto.

– Al quarto d’ora, Hamisk, imbeccato da Higuain, ha chiuso la partita: diagonale deviato da Capelli, veloce come una Ferrari, e 0-3.

– La quarta rete è invece di Higuain con un diagonale che già abbiamo ammirato almeno altre due volte (Arsenal e Bilbao).

– Conservando la perfezione per altri incontri, non poteva mancare l’amnesia difensiva su calcio da fermo e così Brienza ne ha approfittato. 1-4.

– Indicazioni importanti della partita: Hamsik pare stia tornando ai suoi livelli; la coppia Hamsik- Higuain pare stia iniziando a fare la differenza.

– A proposito di perfezione, la partita è stata buona, belle trame e ottime giocate, ma i momenti indimenticabili sono stati: 

Il pubblico cesenate che intonava il solito rigurgito “Vesuvio, lavali col fuoco”, mentre Higuain è andato a rete tappando e detergendo quel coro e le loro bocche con un grosso agrume giallo; Mauro che nel post partita ha chiesto a Benitez “ci sarà la partita perfetta anche domenica? E Benitez: la nostra, non la sua. 

– La serata si è chiusa con le bestemmie del Minao nei confronti di una pornodiva per un vecchio tweet anti napoletano e con delle piccole considerazioni sul calcio mercato:

Quanto ci piace Gabbia; la ragazza di Cerci, prima di approdare a Madrid, aveva detto “ce ne andiamo nel calcio che conta” e mo’ Alessio si allena con Bonera e Zapata e piglia gol da Sansone; la Juve sta preparando il colpo Rolando; a Firenze, Gomez è diventato un caso(cavallo); proposta a Napoli una piazza intitolata a Pino Daniele ed almeno un vicoletto a Padoin.

– Chiudo con due considerazioni trovate sul web: ancora una volta si è dimostrato che i giudici di linea servono quanto una maglietta in una scena porno.

A Roma la Befana bussa sempre due volte. Stavolta, in entrambi i casi, Sarà Tommasi non c’entra.

– Auguri Minao, buon compleanno. Lass’o perdere a Lerner. A volte il calcio, e non solo il calcio, è un rigurgito.

Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani

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