Oggi, dopo questo scontato 3-0, il Napolista ha pensato di proporvi sì la rassegna stampa, ma comparandola con quella del giorno prima. È più interessante. Eccocosa hanno scritto alcuni giornali ieri mattina, giorno della partita del Napoli controlo Young Boys.
Il Mattino dedicava all’evento un pezzo in prima pagina, a firma di Massimo Corcione: “Rispunta il turn over, evitiamo figuracce”. Un pezzo che poi in fondo fondo cominciava a denotare qualche timore, infatti non si sbilanciava più di tanto. Era una pezza. Messa lì, con quel titolo, per tenere il punto e non si sa mai. “Ma senza Higuain, soprattutto senza lui, – scrive Corcione – non potrà mai essere la stessa cosa, e non è una mancanza di rispetto verso le ambizioni di Duvan Zapata… Se si cambia l’uno o gli altri non sarà mai una sostituzione senza danni. Questa è un’opinione che non pretende assolutamente di sovvertire le naturali gerarchie: le scelte per contratto spettano a Benitez e al suo staff”.
Oggi, sotto un titolo: “Turn over ragionato, Napoli spettacolare”, il commento è il seguente, condito come al solito da qualche distinguo per provare a salvare il salvabile: “Benitez ha azzardato ancora con il turnover, facendo otto cambi. rispetto a Berna ci sono state due novità: 1) Rafa ha dato ad ogni reparto un efficace punto di riferimento (Koulibaly per la difesa, Gargano per il centrocampo e Insigne per l’attacco); 2) l’approccio alla gara è stato determinato, personalità e pressing, Insigne abile nella costruzione della manovra nella trequarti avversaria e scatenato al tiro (ne ha fatto anche uno da meta? campo, applaudito dai tifosi per il coraggio).” Per il resto, nulla più sul turn over celebrato col titolo in prima “Il Napoli 2 fa festa”.
Più o meno in linea la Gazzetta che ieri presentava un titolo polemico e che serviva anche in questo a mantenere una posizione, a corredo invece di un onesto pezzo di cronaca. “La gara da vincere? La gioca il Napoli B”.
Oggi scrive questo: “C’è Napoli 2 in campo, così come aveva anticipato Rafa Benitez alla vigilia. E i problemi sono quelli soliti, già visti in altre occasioni, quando l’allenatore spagnolo ha lasciato riposare i titolari. Nella fase iniziale, funzionano poco le intese tra i reparti, la difesa tiene soltanto per la poca convinzione dello Young Boys che lavora tanti palloni a centrocampo, ma non riesce mai ad affondare i colpi”. A Benitez non più di un 6,5 in pagella per il turn over azzeccato.
Infine Repubblica Napoli, dove ieri Antonio Corbo si poneva alcune domande: “Il turn over. Fu criticato Benitez con illogica asprezza, con lo Young Boys lo rifà. Ha sbagliato due settimane fa, ed ora persevera? Il turnover è persino una opportunità se gestito bene. Dà riposo a chi è stanco, spazi a chi soffoca in sala d’attesa. In Svizzera si rivelò esercizio di spregiudicata fantasia: perché furono schierati giocatori fuori forma. Impossibile che possa interpretare un modulo chi entra opaco e lento dopo averlo visto solo dalla panchina”.
Oggi Corbo comincia senza arrampicarsi sugli specchi, al contrario di altri non cerca distinguo che suonerebbero ridicoli. “Più che una vittoria, il puntiglioso professor Benitez cercava una rivincita”. E ancora: “Non aveva perdonato le critiche per il disastro tattico di Berna. Un turnover esagerato. Perché non vi fossero equivoci ha cambiato ieri la squadra nella stessa misura. Solo tre i titolari dell’ultima partita, quella che ha cancellato Roma e crisi”. Poi però si aggrappa al vento, al centrocampo disorganizzato, bastona Inler”. Il finale è dedicato al pubblico e alla società: “Almeno la ripresa meritava un pubblico più ampio. Un giorno o l’altro il club si accorgerà del disamore che rischia, gli basta fare l’inventario degli errori nella sua più grigia estate”. O magari – ipotizziamo noi – un giorno il pubblico di Napoli si accorgerà che ha contestato e trascurato il Napoli più forte di sempre dopo quello di Maradona. Ma sarà troppo tardi.